NOTIZIA VERA Tenta di aprire il portellone dell’aereo per fumare una sigaretta a 11mila metri d’altezza. Atterraggio di emergenza per volo Lufthansa – bufale.net
Ci segnalano la seguente notizia, targata Huffington Post:
Panico su un volo Lufthansa che da Monaco era diretto a Vancouver. Domenica un uomo ha tentato di aprire il portellone dell’aereo mentre si trovava a 11 mila metri di altezza. Il motivo? Voleva fumare una sigaretta. Non riuscendoci, l’uomo si è innervosito e ha iniziato a urlare e agitarsi tanto che l’aereo è stato costretto a un atterraggio di emergenza.
La situazione è degenerata e dopo alcuni momenti di panico, il volo è stato deviato verso Amburgo intorno alle 14. I membri dell’equipaggio hanno poi raccontato che l’uomo si trovava in uno stato di agitazione.
Il volo LH476 della Lufthansa ha poi subito un ritardo di poco più di tre ore.Dan Iosch, un passeggero che viaggiava in prima classe, ha raccontato la vicenda a CBC News: “C’era un uomo nella parte posteriore dell’aereo che ad un certo punto ha iniziato a urlare mentre cercava di forzare la porta posteriore. Il pilota è stato incredibile. Ha mantenuto la calma, aveva tutto sotto controllo e ha poi deciso di far atterrare l’aereo ad Amburgo”.
Una volta a terra, il passeggero molesto è stato raggiunto dalla polizia e dai soccorsi sanitari. L’uomo, che si è poi scoperto essere affetto da disturbo mentale, è stato trasferito in una struttura psichiatrica locale. La polizia ha aperto un’indagine.
Una recente classifica di AirHelp aveva valutato la tedesca Lufthansa tra le miglirori compagnie aeree all’interno del vasto mercato del trasporto internazionale. La fermezza che il pilota ha dimostrato in questo caso sembra confermare la buona posizione in classifica della più importante compagnia aerea tedesca.
La notizia è confermata, ancorché il Daily Mail aggiunge una serie di dettagli.
In primo luogo non vi era alcuna possibilità che il passeggero riuscisse nell’impresa: la combinazione della forma del portellone e della differenza di pressione tra interno ed esterno fa in modo che in ogni momento durante il volo insista sul portellone stesso una pressione costante dalle due alle tre tonnellate, cosa che rende impossibile anche al più forzuto dei facinorosi causare un disastro.
Ma è vero che l’azione del passeggero ha spinto all’atterraggio di emergenza: evidentemente il passeggero era in stato di squilibrio mentale, ed aveva dato segni del suo precario stato sin dalle prime fasi del decollo.
Semplicemente, lo staff aveva sperato, apparentemente invano, che il passeggero riuscisse a calmarsi.
I restanti passeggeri comunque riferiscono che il capitano era calmo e sembrava avere ogni cosa sotto controllo e tutto si è sistemato con un atterraggio di emergenza ed una visita per il passeggero, accolto da polizia, paramedici ed un dottore pronto a diagnosticargli un disordine mentale e tradurlo in una clinica psichiatrica per le cure relative.
Il volo è poi partito senza nuovi incidenti, sia pur atterrando con due ore di ritardo accumulate.
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