La pizza causa dipendenza (e perché non è così sorprendente)
La pizza causa dipendenza: questo il risultato di uno studio riportato dal portale Psicologia Applicata e citato da più fonti.
Sostanzialmente secondo un gruppo di ricercatori dell’Università del Michigan la pizza risulta in cima alla Yale Food Addiction Scale, indice che evidenzia la “dipendenza” da un certo alimento.
La pizza causa dipendenza (e perché non è così sorprendente)
Parliamo di un indice che misura elementi come l’incapacità di rinunciare ad un certo cibo e crescente preoccupazione e ansia riguardo al sapere di dover limitare il consumo ma non riuscirvi.
Secondo gli esperti la pizza risulta essere una combinazione così perfetta di gusto e nutrienti da fomentare quei meccanismi. Salata e gustosa al punto giusto, sarebbe percepita come l’eccellente combinazione di carboidrati, grassi e sale, “carburante” ideale per il nostro corpo tale da far scattare il meccanismo della ricompensa.
Una pizza ben cucinata si “presenta” bene ancora prima di percepirne il sapore: rossa e coi suoi ingredienti bene in vista attrae tutti i sensi, e spesso viene associata in un costante rinforzo positivo ad altri piaceri della vita.
Pensando alla pizza pensiamo non solo al gusto ed alla sazietà, ma anche alla “Pizza e birra” (o Coca Cola) con gli amici, alle serate in famiglia o al semplice “confort food” dopo una lunga giornata.
Va detto che l’essere umano è una creatura di abitudine, e sviluppare dipendenze ci viene spesso assai facile.
La pizza supera patatine e gelati, ma senza scomodare la patologia, ogni giorno traiamo piacere dalla ripetizione di mille abitudini, dalla “serata Netflix” al videogioco, senza che esse diventino però patologia.
Ma quando si arriva al binge eating e alla ludopatia, quando si sente di star perdendo il controllo, meglio consultare uno specialista.
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