Cosa state sbagliando sulla raccomandazione dei “due litri d’acqua da bere al giorno”
Partiamo dal rompere una delle vostre certezze: i due litri d’acqua da bere al giorno per star bene sono un mito. Un “conticino della serva” fatto male e sbagliato, diffuso tra i mille falsi miti che cercano di semplificare buone abitudini perché queste si diffondano.
In realtà la quantità di acqua necessaria a stare in salute semplicemente dipende da una serie di fattori ed è un indice del tutto personale, ancorché non arbitrario. E qui potremmo chiudere il fact checking nel modo più veloce di sempre.
Cosa state sbagliando sulla raccomandazione dei “due litri d’acqua da bere al giorno”
Una raccomandazione del 1945 americana riportava la necessità per stare in salute di assumere due litri d’acqua. Enfasi su “assumere”: dato che la raccomandazione riportava la nota che molta dell’acqua che ci serve deriva dai cibi che assumiamo.
Il nostro corpo è tremendamente bravo nel sopravvivere, senza le malattie: se abbiamo bisogno di bere, ci viene sete e quello che non è salutare è ignorare la sete e continuare a tirare dritto.
Non è detto che per tutti la sete si estingua con “otto bicchieri di acqua al giorno”. Probabilmente una persona assai sedentaria che lavora tutto il giorno in una stanza climatizzata senza sudare e affaticarsi proverà assai meno sete di un muratore intento a spaccarsi la schiena sollevando calce e mattoni tutto il giorno o un contadino che raccoglie pomodori sotto il solleone non fermandosi neppure a mezzogiorno.
Va anche detto che un anziano tende a percepire la sete meno di una persona giovane e, per mille ragioni, a “trascurarsi”, e quindi bisognerà praticare più attenzione.
Ma i due litri sono un’indicazione di massima: potreste ritrovarvi a bere di più, potreste ritrovarvi a bere qualcosa di meno, l’importante è la media.
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