Quella volta che Stephen Hawking organizzò un party per viaggiatori del tempo
Stephen Hawking, il compianto scienziato, non credeva nella possibilità di viaggiare nel tempo. Decise così di dimostrarlo in un modo clamoroso: lanciando un party per viaggiatori del tempo i cui inviti sarebbero stati distribuiti successivamente al party stesso.
La ragione empirica era evidente, e come vedremo, non ignota nella storia: un vero viaggiatore del tempo non avrebbe avuto alcuna difficoltà a presentarsi a Cambridge il 28 giugno del 2009 per incontrare il famoso scienziato e incassare gli onori a lui tributati.
Ma, almeno nell’attuale linea temporale nessuno è comparso dinanzi allo scienziato in quella fatidica data.
Quella volta che Stephen Hawking organizzò un party per viaggiatori del tempo
Nel 2012 Stephen Hawking presenterà in un’intervista il suo scetticismo verso i viaggi nel tempo
“Stiamo comunque viaggiando tutti in avanti nel tempo. Possiamo andare avanti velocemente partendo con un razzo ad alta velocità e tornare per trovare tutti gli abitanti della Terra molto più vecchi o morti. La teoria generale della relatività di Einstein sembra offrire la possibilità di deformare lo spazio-tempo al punto da poter viaggiare indietro nel tempo. Tuttavia, è probabile che la deformazione scatenerebbe una scarica di radiazioni che distruggerebbe l’astronave e forse lo stesso spazio-tempo. Ho le prove sperimentali che il viaggio nel tempo non è possibile. Ho dato una festa per i viaggiatori nel tempo, ma ho spedito gli inviti solo dopo la festa. Sono rimasto seduto a lungo, ma non è venuto nessuno.”
Avrà modo di dichiarare relativamente al suo esperimento, tutt’ora in corso nonostante la sua dipartita. Dal 29 giugno 2009 in poi Hawking inviò copie dell’invito, esprimendo la speranza che le stesse potessero sopravvivergli e munite delle più chiare indicazioni per raggiungere il luogo.
In tal caso sarebbe bastata una sola copia che in futuro potesse aver raggiunto un solo “viaggiatore del tempo” perché questi, armato della sua brava macchina del tempo, chiamasse a raccolta i suoi colleghi per pasteggiare a Cambridge con bevande e stuzzichini offerti da Stephen Hawking avendo l’opportunità di dimostrare che il brillante scienziato aveva avuto torto.
La mente corre ad un altro illustre scettico e fact checker ante litteram morto in tempi passati, il brillante Houdini, che offrì in vita una ricompensa a chiunque avesse dimostrato che lo spiritismo e la comunicazione medianica con l’altro mondo esiste, e continuò a promettere la stessa ricompensa a chi, dopo la sua morte, avesse trovato il modo di comunicare con la sua anima ricevendo un codice segreto da comunicare alla moglie Bess Houdini per incassare il premio.
Inutile dirlo, anche in questo caso è avvenuto un nulla di fatto.
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