Elon Musk vuole raccogliere documenti di identità e curriculum su X
Elon Musk vuole raccogliere documenti di identità e curriculum su X: e la grande domanda è: come la prenderà il Garante? Non è del resto la prima volta che Elon propone e i fatti lo smentiscono.
La mente corre alla sua proposta di cancellare per sempre la facoltà di bloccare singoli utenti, con codazzo di bannati pronti ad annunciarci mediante ambasciatori che presto sarebbero tornati a insolentirci e provocarci “protetti dal patron” tragicamente naufragata contro i divieti imposti da Google ed Apple per chiunque voglia rendere disponibili app sulle loro piattaforme.
Anche in questo caso l’esito più probabile è uno scontro frontale coi garanti, almeno europei, della Privacy.
Elon Musk vuole raccogliere documenti di identità e curriculum su X
Il sogno malcelato di Elon Musk è sempre stato fare di X una “WeChat occidentale”, un conglomerato che assieme avesse social network, pagamenti online stile PayPal, magari un suo marketplace interno, intelligenze artificiali made in Musk e scopriamo adesso anche l’Adecco dei poveri cybernauti.
Come confermato a Bloomberg, l’idea è raccogliere “alcuni dati biometrici” necessari per proseguire ad usare i servizi premium, nonché raccogliere dati relativi all’esperienza lavorativa per creare delle reti.
Tradotto in Italiano semplice, come abbiamo già visto “certificare le spunte blu con otto dollari e una carta di credito” ha fallito.
Abbiamo già visto un’improbabile torma di troll certificarsi e spargere fake news senza alcun controllo di autenticità, quindi ora si passa alla raccolta delle carte di identità.
Cui sommare copie del curriculum, casomai si voglia creare una specie di “Adecco/Linkedin” fatta in casa che ti aiuti a trovar lavoro.
Ovviamente la raccolta di documenti semina una serie di problemi: problemi sui quali i Garanti Privacy Europei potrebbero intervenire, come è successo per ChatGPT per molto meno.
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