Poche conoscenze sui dispositivi antiabbandono dopo il caso della bambina morta a Roma
Sono fondamentali oggi alcune precisazioni a proposito dei dispositivi antiabbandono, in seguito al caso della bambina morta a Roma. Dopo la tragica vicenda della bimba di 11 mesi morta dopo essere stata dimenticata in auto dal padre, vogliamo fare un po’ di chiarezza sui seggiolini antiabbandono e soprattutto cosa dice la legge a riguardo.
Cosa dobbiamo sapere sui dispositivi antiabbandono dopo il caso della bambina morta a Roma
Ne avevamo parlato già a suo tempo, ma a quanto pare occorre rinfrescare alcuni concetti sui dispositivi antiabbandono dopo il caso della bambina morta a Roma. Si tratta di dispositivi che hanno il compito di salvare i bambini lasciati in automobile e che sono stati introdotti per legge in Italia dal 2019. Questo “decreto seggiolino” è stato approvato il 7 novembre 2019, anche se le multe per gli inadempienti sono scattate dal 6 marzo del 2020.
I seggiolini antiabbandono sono stati resi obbligatori per i bambini che viaggiano in autovetture, autocarri e camion da 0 ai 4 anni di età. Cosa dice la legge sulla disposizione dei seggiolini antiabbandono? C’è la possibilità di scegliere tra tre tipi: quello integrato nel veicolo, è la stessa auto a segnalare la presenza del bambino; quello integrato nel seggiolino auto, quindi senza bisogno di accessori perché il seggiolino già rileva la presenza o meno del bambino; quelli indipendenti, che risultano essere anche i più diffusi, visto come si tratta di semplici sensori da installare sotto la seduta del seggiolino e che rilevano la presenza del bambino.
Chiunque si ritrovi con un bambino da 0 ai 4 anni di età, deve per legge avere nel proprio veicolo una di queste tipologie di dispositivi antiabbandono. Il funzionamento di questi dispositivi antiabbandono deve essere molto semplice, in primis deve attivarsi in modo automatico ad ogni utilizzo, inoltre deve dare conferma di attivazione al conducente attraverso un segnale. In secondo luogo è importante che avverta tempestivamente il conducente quando il bambino viene dimenticato nel seggiolone.
Ciò è possibile con segnali visivi e acustici, verrà insomma lanciato un allarme che attirerà l’attenzione del conducente. Ovviamente si rischia una multa per chi non rispetta la legge sui seggiolini antiabbandono, che va dagli 81 ai 326 euro. In caso di recidiva entro due anni, è prevista in aggiunta anche la sospensione della patente da 15 a 60 giorni. Tenete a mente tutte le nozioni del caso a proposito dei dispositivi antiabbandono, alla luce del caso della bambina morta a Roma
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