Arresti nella chat dell’orrore Telegram: suprematismo e pedopornografia
Arresti nella chat dell’orrore Telegram: ancora arresti derivati da contenuti liberamente pubblicati su Telegram. Non ci meraviglieremo mai come la percezione di un falso anonimato sui Social tenda a creare l’orrore e stimolare confessioni che nella “vita reale” nessuno farebbe.
Nessun aspirante criminale, truffatore o stragista metterebbe manifesti in piazza annunciando data e ora dell’evento, scendendo in ogni sordido dettaglio (tranne forse gli stralunati banditi di Mel Brooks in Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco). Ma nel mondo Telegram è ormai possibile trovare acquirenti e venditori di documenti falsi, improbabili ribelli che fanno doppietta e si stupiscono perché essere incriminati per aver minacciato il Presidente del Consiglio dopo che alcuni di loro sono stati incriminati e le loro denunce pretestuose a membri del Governo archiviate e minacce dirette a medici e politici.
Questa volta siamo di fronte ad una chat intrisa di contenuti suprematisti e pedopornografici.
I secondi, nella trazione del “gore”, del contenuto violento e scioccante usato per attirare i giovani sui Social, usati come “esca” per irretire e radicalizzare un pubblico di giovanissimi alla “causa”.
Tre giovani si trovano ora ai cautelari, due in carcere ed uno ai domiciliari, oggetto di indagini per incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi.
Come riportato da ANSA, secondo l’ordinanza del Gip, i tre accusati avrebbero realizzato un “Ingente scambio” di materiale suprematista di tipo xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista, oltre alla condivisione di materiale pedopornografico tra gli utenti della chat Telegram chiamata “Blocco Est Europa” e all’esaltazione di stragi.
Non solo quindi il suprematismo, ma anche lodi estreme per gli attentatori delle stragi scolastiche americane e un culto generale della violenza e della distruzione, trasformati in feticcio per radicalizzare i giovanissimi utenti.
Tra i piani, il “sogno” di organizzare un Colpo di Stato e un attentato eversivo alle istituzioni addestrando i giovani iscritti e volontari con fucili ad aria compressa.
Sogno, per fortuna, infranto dalle indagini della DIGOS.
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