“Zuckerberg si dimette da Meta”: annuncio e smentita in mezz’ora
“Zuckerberg si dimette da Meta”: una bomba di notizia in un periodo in cui per Twitter le cose non vanno come dovrebbero. Quel genere di news sospinta sia dalla pruriginosa curiosità verso un social ormai onnipresente nella vita di tutti, attinta da un senso di rivincita.
“Visto? Se le cose vanno male a Musk vanno male anche a Zuckerberg, quindi mal comune mezzo gaudio”. La Shadenfreude applicata all’economia: se le cose vanno male a tutti, è come se andassero bene. Se le cose per un altro milionario si mettono male, allora il primo milionario in fondo sta bene. Se Atene piange, Sparta non ride.
The Leak, il nome è appropriato dato che significa “La voce di corridoio” riporta una voce di corridoio (ve lo dicevamo che era un nome adatto) per cui Zuckerberg lascerà il timone di Meta entro il 2023.
C’è da prendere però atto che Meta gestisce leak e instabilità con molta meno “faciloneria” della Twitter di Elon Musk.
Alle cinque meno un quarto del 22 Novembre l’articolo di The Leak arriva su Twitter.
Poco meno di mezz’ora dopo, alle 4:18 il portavoce di Facebook Andy Stone si presenta con la sua brava spunta blu a recriminare.
Una smentita assai laconica.
Questo è un falso.
Tanto basta per ottenere la rettifica dell’articolo originale che, in questo momento, “difende le sue fonti”, e quindi la genuinità dell’articolo. Non sapremo mai se la talpa ha captato un “ripensamento” o un momento di debolezza.
Sappiamo però che lo scandalo del momento è durato meno di mezz’ora.
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