Il rapporto EDMO di ottobre visto da noi: la normalità sfumata

di Bufale.net Team |

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Il rapporto EDMO di ottobre visto da noi: la normalità sfumata Bufale.net

Il rapporto EDMO di ottobre è stato pubblicato. Come ogni mese forniamo i nostri dati ai debunker europei, scoprendo una cosa. Stiamo tornando ad una certa normalità che porta i nostri utenti a richiedere, dopo due anni di assenza, fact check che non vedevamo da quasi due anni.

Richieste di asseverazione di post con truffe online di vario tipo, che hanno fatto la loro apparizione massiccia nel mese di settembre per accompagnarci per tutto ottobre.

Un “desiderio di normalità” o meglio l’idea che ci siamo fatti che il pubblico sia tornato a vedere il fact checking non più come un primo soccorso in prima linea contro le troll farm belligeranti o i grotteschi tentativi novax di “programmazione neurolinguistica” (il tentativo di associare ai vaccini concetti e parole negative) ma come un servizio da consultare anche per le piccole emergenze quotidiane.

Il rapporto EDMO di ottobre visto da noi: la normalità sfumata

Tale desiderio di normalità però si è scontrato come un treno con la cronaca che ha riportato sul treno gli articoli relativi a Ucraina (20 nel mese trascorso di ottobre per noi) e clima (11 nel mese passato).

Il rapporto EDMO di ottobre visto da noi: la normalità sfumata

Il rapporto EDMO di ottobre visto da noi: la normalità sfumata

Truffe online se la contendono nuovamente con l’immigrazione, tema questo che si fonde alla guerra ma riprende a vivere di vita autonoma a causa degli sbarchi di queste ultime settimane. Le parti di narrazione che si erano “trasferite” dall’immigrazione “tout court” ai rifugiati ucraini tornano ora a casa.

Non solo in Italia, ma in tutta Europa gli “spacciatori seriali di informazioni non verificate” amano infatti descrivere il migrante come un privilegiato. Tornano da noi le bufale a causa di sindaci inventati che lamentano la presenza di immigrati “arroganti” che vivono in lussi negati alle fasce più povere della popolazione locale avanzando irragionevoli proposte e ottenendo trattamenti di favore che ricambiano con arrogante violenza verso la popolazione locale.

Tornano i temi quindi dell’islamofobia della xenofobia: in Italia tornano le fake news sui Rom, attinte dalla bufala del Giustiziere, ovvero false notizie di “Italiani vessati” che dinanzi ad uno stato che ignora tali privilegi brutalizzano e percuotono nomadi e migranti nella falsa approvazione.

Le Fonti Russe raggiungono la loro forma definitiva

Nonostante questo “ritorno alle origini” le #fontirusse confermano la narrazione che ci accompagna ormai dai rapporti IDMO ed EDMO di settembre.

Quella per cui gli ucraini sono nazisti per natura, malvagi e le “Nazioni Grandi” del mondo sono in realtà la resurrezione del Reich nazista tutte unite nel voler annientare il popolo Russo, riducendolo alla fame ed alla vessazione con “ingiuste” sanzioni, la NATO è un “impero del male” guerrafondaio che dispone di armi di distruzione di massa da usare contro le nazioni povere o filorusse (arrivando a postulare un uso massiccio della MOAB in diversi campi di battaglia quando è noto che sia stata usata solo una volta contro un bunker Talebano) e Putin un eroico Messia Salvatore che prende il posto di Trump e del Patriota Q come capo e ispiratore di tutti i “guerrieri” antisistema e antikasta.

Una narrazione grottesca che non fosse per la sua efficacia. Tornano anche i personaggi inventati: “Erik Olsen” passa da “Ammiraglio Occidentale NATO” al comando di improbabili eserciti di supersoldati e stregoni nazisti a “investigatore che ha scoperto la False Flag del North Stream e per questo è stato ucciso da api ammaestrate”.

Tra le quattro fake news più diffuse in Europa, ben tre le abbiamo viste da noi. La fake news del citato Eirk Olsen, l’ennesima bufala di Zelensky codardo fuggitivo scappato da Kiev dinanzi alla potenza di Putin e il grande ritorno delle bufale sui vaccini, fomentato dalle dichiarazioni sull’efficacia sterilizzante e da manifestazioni gravi rilanciate da diversi profili novax.

In sintesi torniamo ad una stabilizzazione delle troll farm Russe e del loro grottesco “fact checking alternativo”, basato su profili dediti alla diffusione seriale di fake news presentati come il “vero debunking” contro i “falsi fact checker” occidentali, al gran ritorno del tema dell’immigrazione e dei vaccini.

Troverete i report completi qui

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