Epilogo per la pizzeria di Caorle e la pizza con imprecazione: provvedimenti verso il dipendente

di Redazione Bufale |

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Epilogo per la pizzeria di Caorle e la pizza con imprecazione: provvedimenti verso il dipendente Bufale.net

Arrivano in queste ore aggiornamenti importanti per quanto riguarda la storia della pizzeria di Caorle e dell’ormai famosissima pizza servita con tanto di imprecazione. Un’espressione blasfema, riprodotta con la panna, sulla quale ci siamo soffermato nei giorni scorsi con un primo articolo a tema. Dopo le scuse pubbliche del titolare nei confronti del cliente che si è sentito offeso per il trattamento ricevuto, ora sappiamo qualcosa in più anche sulle sorti del dipendente che si è reso protagonista dell’apparente bravata.

Si chiude la storia della pizzeria di Caorle e della pizza servita con imprecazione: i provvedimenti nei confronti del dipendente

Per farvela breve, abbiamo avuto un capitolo aggiuntivo sulla pizzeria di Caorle e la pizza con imprecazione. Il tutto, grazie ad un post condiviso su Facebook dal titolare, che a sua volta ha ricondiviso un articolo della testata “Il Corriere“. Quest’ultima, a conti fatti, è utile per comprendere quali siano stati nei giorni successivi al fattaccio i provvedimenti verso il dipendente. Nessun licenziamento, al contrario di quanto era trapelato in un primo momento.

Queste le parole condivise dal titolare: “Sono Tito Marco Brichese, titolare insieme a mia moglie Sonia della storica Pizzeria Ae Do Rode, in questi ultimi giorni oggetto di un’attenzione mediatica che ci ha travolti.
Ringraziando i nostri affezionati clienti, gli amici e colleghi, le associazioni di categoria che ci hanno riconfermato la loro stima ed il loro affetto attraverso una grande solidarietà“. Per farvela breve, il datore di lavoro aveva deciso inizialmente di licenziare il dipendente, ma successivamente comprendendo la difficile situazione che sta vivendo in famiglia, ha deciso di sospenderlo con stipendi pagato.

Un gesto apprezzabile, che sicuramente farà bene all’immagine della pizzeria di Caorle, provando a comprendere il senso di frustrazione di un uomo. Lo stesso che, a conti fatti, non ha arrecato danno a nessuno.

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