Altri tre processi per i fratelli Bianchi per aggressione: risvolti dopo “Un giorno in Pretura”
Arrivano ulteriori dettagli sulla situazione che vede coinvolti i fratelli Bianchi, a maggior ragione dopo che a Marco e Gabriele è stata dedicata una puntata di “Un giorno in Pretura” lo scorso fine settimana. Dopo aver analizzato alcuni aspetti del racconto, tramite l’articolo pubblicato sul nostro sito, è interessante evidenziare che stiano venendo a galla ulteriori elementi non proprio positivi per i due principali imputati dell’omicidio di Willy. Ecco perché occorre tornare sulla vicenda.
Non sono chiusi altri processi per i fratelli Bianchi per aggressione: aggiornamenti dopo la puntata di “Un giorno in Pretura”
Dunque, senza girarci troppo intorno, possiamo soffermarci oggi 13 luglio su un importante approfondimento lanciato da Repubblica. Al di là del fatto che gli ultimi aggiornamenti non riguardino l’omicidio di Willy, quanto trapelato aiuta ad inquadrare meglio il loro profilo. Soprattutto per coloro i quali hanno sostenuto negli ultimi due anni che l’aggressione al ragazzo fosse stata isolata. Insomma, il giornale ha risposto a chi in qualche modo ha preso le parti dei due condannati all’ergastolo.
Sostanzialmente, la fonte evidenzia che in autunno ci saranno altri tre processi per i fratelli Bianchi per aggressione. Si tratta di cittadini stranieri, senza dimenticare che sempre Repubblica evidenzi come altri episodi siano finiti nel dimenticatoio. Altri soggetti aggrediti dai due, infatti, non hanno sporto denuncia per paura di ritorsioni. Un vero e proprio clima di terrore ai Castelli, quello che hanno generato i due condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy.
Insomma, importanti risvolti dopo “Un giorno in Pretura” per i fratelli Bianchi, considerando il fatto che nei prossimi mesi la loro situazione giudiziaria rischia di peggiorare ulteriormente. Vi faremo sapere appena ci saranno altri riscontri sotto questo punto di vista, alla luce delle informazioni che stanno venendo a galla ad una settimana da una sentenza che continua a creare discussioni in rete.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.