BUFALA “Italiani m**de! Fate schifo!” slogan iracondi e manifesti a Lampedusa“ – bufale.net
Ci segnalano la seguente notizia, targata “liberogiornale”, relativa ad una presunta protesta a Lampedusa.
Lampedusa: – Quasi indescrivibile ciò che sta accadendo tutt’ora a Lampedusa nei pressi della Residenza per Ospiti, dove solo alcuni dei migliaia di immigrati sbarcati mensilmente alloggiano.
Centinaia di loro, oggi, sono scesi a protestare contro il momentaneo abbassamento della pensione da loro percepita (da 38 a 30€). Otto euro che si vanno a sommare, a detta di alcuni di loro, alla mancanza di intrattenimenti a loro riservati:
“Siamo persone anche noi. Abbiamo bisogno anche noi di andare al cinema, usufruire di speciali abbonamenti nei teatri ed entrare gratis nei musei! Mi sembra il minimo per una nazione che si vanta tanto di fare integrazione..”
Queste le scioccanti parole di uno dei capi musulmani manifestanti, che ha poi, senza indugio, chiamato a sè la folla, istigandola contro il personale dell’albergo di cui ospiti.
Nonostante chi gestisca queste Residenze non si occupi di gestire le pensioni da loro incassate o i servizi a loro concessi, molto spesso è il primo a subirne la collera.La mancanza di professionalità data da un giudizio soggettivo, non è un tabù, ma ricordare che ci sono Italiani che vivono per strada o che si privano del cibo pur di far quadrare i conti fa semplicemente rabbrividire.
Come abbiamo menzionato in passato, ormai gli autori di bufale sembrano aver perso persino la voglia di impegnarsi nel creare un falso anche solo remotamente verosimile per ottenere un testo virale.
È già evidente la natura satirica del portale indicato, pregno di notizie inventate aventi ad oggetto personaggi chiacchierati della cronaca e temi “caldi” ed inclini ad attirare condivisioni, che, tra l’altro, nei giorni scorsi ha annunciato l’arresto di Rajesh “Raji” Koothrapali, il noto astrofisico immaginario della serie The Big Bang Theory, timido ed impacciato con le donne trasformato nell’agente indiano che ha arrestato i Marò e che ha contribuito a diffondere la bufala del Re Norvegese che rifiuta la stretta di mano di Renzi con motivazioni riprese da altre bufale, ma, per abbondanza, possiamo elencarvi quello che rende la bufala ancora meno credibile… salvo che per le oltre ottocento persone che nell’arco di poco più di 24 ore hanno ricondiviso e commentato la notizia credendola veritiera.
Anche se, a onor del vero, potrebbe aver influito nella viralizzazione del contenuto la campagna promozionale aggressiva adottata dal portale che sollecita una condivisione (facoltativa, comunque) per ogni lettura degli articoli contenuti
Tornando al testo dell’articolo, la mistificazione è evidente.
Torna ad esempio l’eterna bufala dei trentacinque euro agli immigrati, ora diventati trentotto.
Torna ad esempio una vecchia foto, facilmente localizzabile secondo gli auspici della nostra guida utile, relativa non già ai presunti (ed inesistenti) fatti di Lampedusa, ma alle proteste seguite, nel 2012 a Sydney, alla proiezione del film “Innocence of Muslim”.
La foto originale fu infatti così involontariamente esasperata, ritraendo un protestatore dall’aria bellicosa ed iraconda circondato da altri compagni di protesta decisamente più rilassati ed inclini al lassismo, da essere già in passato oggetto di memes e fotoritocchi ironici, quando non usata come “foto di repertorio” per rappresentare ogni singolo disordine in Australia riguardante la comunità Araba dal 2012 ad oggi.
In aggiunta il riferimento finale agli “italiani poveri” ed il richiamo, solo per immagine, ad una notizia del tutto slegata fanno in modo di focalizzare e fomentare l’indignazione e la rabbia del lettore che, sia pur non fermandosi al solo titolo, scorre il testo frettolosamente e focalizzandosi sulle immagini di violenza per formarsi un’opinione.
Nondimeno, la presunta “protesta” non è mai esistita, ma “costruita” a tavolino in una narrazione che, presentandosi come satirica, si rende virale e facile da condividere.
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