No, non è vero il condizionatore acceso e le telecamere in diretta dimostrano che i giornalisti mentono
No, non è vero il condizionatore acceso e le telecamere in diretta dimostrano che i giornalisti mentono. E parliamo di un servizio apparso sulla trasmissione televisiva “Controcorrente”, puntata del 16 marzo.
Si tratta ovviamente di una fake news. Il giornalista Daniele Piervincenzi, come vedremo, ha detto il vero.
Puntata che, per chi volesse controllare in modo indipendente, è ancora nel catalogo di Mediaset Infinity, il servizio di streaming ufficiale delle emittenti Mediaset e sorgente legale per la visione delle repliche.
Nel servizio “incriminato” l’inviato parla di una città (Mykolaiv) privata della corrente e elettrica e sottoposta ai continui bombardamenti russi dei quali siamo abituati in mesi di guerra.
Sullo sfondo si vede la luce lampeggiante di un impianto di condizionamento. Questo, e il fatto che ovviamente, il giornalista abbia accesso ad una telecamera accesa e gli strumenti di connessione ha suscitato nel popolo della Rete, specialmente quello “critico” (eufemismo) contro il giornalismo e il Mainstream il sospetto che si trattasse di un falso.
La soluzione è in realtà semplicissima: i nostri amici commentatori “contro il mainstream” hanno mai sentito parlare di gruppi di continuità?
No, non è vero il condizionatore acceso e le telecamere in diretta dimostrano che i giornalisti mentono
I colleghi di Open ci hanno preceduto parlandone in lungo e in largo: anche il più miserabile dei condizionatori prodotti in età grossomodo moderna sono dotati di una batteria interna che consente, quantomeno, di accendere i sistemi di diagnostica quando ci sono anomalie a livello di alimentazione.
Ad esempio quando la corrente manca del tutto (come in questo caso) o quando sbalzi di tensione hanno danneggiato i circuiti di alimentazione.
E qui ci scappa una brevissima lezione di elettronica: la corrente vi arriva in casa in formato alternato. Potete inserire la spina in ogni senso, “polo positivo e polo negativo”, per spiegarci in modo semplice, si alterneranno.
I vostri dispositivi, dal climatizzatore alla TV passando per gli elettrodomestici, funzionano a corrente continua, con un voltaggio ben inferiore.
Per questo abbiamo gli “alimentatori di rete”: le “mattonelle” che infilate nella spina, “prendono” la corrente alternata e ne fanno corrente continua per i vostri dispositivi.
Il fatto che non vediate un alimentatore nel climatizzatore non significa che non vi sia: e i circuiti dentro il climatizzatore non conoscono la differenza tra un alimentatore rotto o la corrente interrotta a causa di bombardamenti.
È un sistema assai semplice: la corrente non arriva o arriva costantemente interrotta, si attivano le batterie interne e le lucette di segnalazione per invitare il tecnico a intervenire. Anche se più che il tecnico dovrebbe intervenire la Comunità Internazionale.
Vieppiù esistono cose chiamate gruppi di continuità e luci di emergenza. Chi vi scrive ad esempio usa un portatile connesso ad Internet tramite un modem-router collegato ad un gruppo di continuità dedicato al quale è collegato anche il “box” della Fibra.
Scelta questa per non rimanere senza Internet e, soprattutto, senza linea fissa (e quindi ipoteticamente tagliato fuori in caso di problemi col cellulare e bisogno di contattare persone) durante un blackout, con una lunga durata.
Ovviamente i giornalisti portano con sé i loro gruppi di continuità, e il servizio internet può essere assicurato da connessioni mobili.
Proprio nelle prime settimane di guerra Elon Musk ha assicurato l’invio di sistemi Starlink, per la connessione degli Ucraini al suo servizio di internet satellitare, con velocità e qualità pari a quelle di una VSDL di ottimo livello o una Fibra “base”.
È quindi ovvio che, sfortunatamente per chi vuole nascondere i crimini di guerra in Ucraina, l’Ucraina non è quella “Cassa chiusa” priva di contatti con l’esterno che la Propaganda vorrebbe.
Le prove della mancanza di corrente
Abbiamo inoltre un video, prelevato proprio in quei giorni
Che mostra la rete elettrica gravemente danneggiata e testimonia l’impossibilità di inviare corrente elettrica nella città di Mykolaiv.
Siamo quindi ad una fake news, e siamo di fronte ad una delle costanti che accomunano il complottismo novax al Putinismo: un costante negazionismo che cerca ogni appiglio per negare la realtà “del mainstream” e sostituirla con una favorevole alla “causa” di turno.
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