Mieli non ci sta e risponde male a Santoro: “Bush a Bagdad doveva fermarsi e Putin no”
La guerra in Ucraina è sempre più dibattito dei talk show televisivi e come capita in queste circostanze ci sono spesso opinioni differenti che poi scaturiscono in una lite, come accaduto tra Michele Santoro e Paolo Mieli a Piazza Pulita su LA7. Il dibattito si è acceso quando Santoro ha dichiarato come sia necessario fermarsi, questo è il primo punto sul quale si ha grande necessità di mettersi d’accordo.
Come nasce la lite tra Mieli e Santoro sul parallelismo tra Bush e Putin
Indirettamente, dunque, si torna a parlare di Putin a distanza di pochi giorni da un’altra analisi. Il giornalista ha poi chiesto a Mieli se per lui sia più importante chiedere un maggiore invio di armi per l’Ucraina oppure far cessare questa guerra. La risposta di Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera, non si è fatta attendere, per lui c’è bisogno di più armi, spiegando come sia più semplice per due Paesi trovare un accordo se si ritrovano ad avere una forza militare praticamente uguale.
Se insomma l’Ucraina avrà più armi è più semplice che si possa mettere la parola fine su questa guerra. Mieli, però ha continuato con il suo pensiero, chiedendo una curiosità a Santoro ossia del perché quando ci fu la guerra in Iraq lui chiedeva a Bush di fermarsi ed ora perché non chiede a Putin di doversi fermare? La replica di Santoro non si è fatta attendere, secondo infatti il giornalista a quei tempi era Bush che doveva fermarsi, ora invece è l’attuale presidente degli Stati Uniti, Biden, che si deve fermare.
Santoro quindi non ha mai menzionato Putin e per Mieli è qui che c’è l’errore più grande. Vedute di pensiero contrastanti che sono sfociate in un acceso dibattito durante l’ultima puntata di Piazza Pulita in onda su La7 e condotta da Corrado Formigli, circostanze a cui siamo ormai piuttosto abituati negli ultimi tempi. Come del resto riporta Il Fatto Quotidiano.
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