Il giornalista Tommaso Montesano denunciato per l’uscita negazionista sulle vittime di Bergamo
Continua a tenere banco l’uscita a dir poco infelice del giornalista Tommaso Montesano, figlio del noto attore Enrico, il quale ha confermato di recente di avere un approccio negazionista sul Covid. Come vi abbiamo riportato con un altro articolo nei giorni scorsi, infatti, il collaboratore di Libero ha scritto sui social di non credere all’autenticità della storia relativa alle bare di Bergamo. Un’uscita che ha creato profonda indignazione in rete, al punto che anche la sua testata ha preso le distanze da quelle parole con una nota ufficiale.
Perché il giornalista Tommaso Montesano è stato denunciato a Bergamo
In attesa di capire se il giornalista Tommaso Montesano verrà effettivamente licenziato, come auspicato dal suo direttore, oggi 10 febbraio bisogna prendere atto di una novità molto importante. Secondo quanto riportato da ANSA, infatti, il figlio dell’attore sarebbe stato effettivamente denunciato nelle ultime ore, tramite un documento presentato in mattinata alla Procura di Bergamo dalla associazione che tutela i parenti dei morti di Covid nella Bergamasca.
Tommaso Montesano è accusato di diffamazione aggravata per aver paragonato su Twitter la tragedia delle bare trasportate dai camion dell’esercito a Bergamo, poco dopo lo scoppio della pandemia, al caso del “lago della Duchessa”. Citazione di un fatto storico correlato al sequestro Moro, evidenziando che a suo modo di vedere su quei camion non ci fossero persone morte per Covid. Al momento non si registrano prese di posizione da parte del diretto interessato e da suo padre, Enrico Montesano, da tempo impegnato in una battaglia social contro il vaccino Covid ed il green pass.
A detta dell’accusa, il giornalista in questo caso non si sarebbe limitato ad “infamare, diffamare e screditare le vittime e la loro memoria, e con esse il dolore di tutti i familiari“. I legali, infatti, ritengono che Tommaso Montesano abbia sfruttato l’occasione per “abbracciare teorie negazioniste pericolose anche sotto il profilo dell’incitamento all’odio e della stessa salute pubblica“.
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