Accolto il ricorso del Sant’Orsola: bambino potrà operarsi senza aspettare il “sangue novax”
Accolto il ricorso del Sant’Orsola, e la vicenda di cui vi avevamo parlato ieri prosegue con un primo esito positivo per il piccolo. Un bambino di neppure tre anni che necessita di un intervento cardiaco urgente bloccato dalle decisioni genitoriali in modo tale da richiedere l’intervento del Tribunale.
Riassunto delle puntate precedenti
Ve ne avevamo parlato ieri: a Bologna c’è in corso un tira e molla giudiziario tra il Sant’Orsola e i genitori un bambino che necessita un intervento.
Il punto del contendere è il sangue: un simile intervento richiede delle trasfusioni, che i genitori per “motivi religiosi” (che vedremo) esigono provenga da donatori “novax”, spingendosi allo scopo fino ad un appello virale ai gruppi social di novax allo scopo di reperire il prezioso fluido corporeo.
Sia pur non opponendosi all’intervento in sé (posizione ribadita a mezzo legale in udienza), di fatto la condizione richiesta risulta ostativa.
Non è infatti possibile “portarsi il sangue da casa”, nè richiedere che in un intervento vengano usate donazioni estemporanee di persone nominate a mezzo social, ciò, come ribadito dall’Ospedale, per motivi di sicurezza.
Due le motivazioni riportate dalla stampa: il timore che il sangue dei vaccinati possa nuocere al piccolo e la motivazione “religiosa” che vedrebbe il vaccino prodotto con “tracce di embrioni”.
La prima del tutto immotivata scientificamente, la seconda una distorta semplificazione del concetto di “linea cellulare” che in passato fu la stessa Accademia Pontificia a sottoporre a rigido Fact Checking, concludendo che non esiste alcuna ragione ostativa in tutta la religione cattolica all’uso di vaccini provenienti da linee cellulari ormai risalenti nel tempo, e che il concetto di “embrioni usati per” è grandemente inesatto, se non fake.
Nella situazione di stallo l’Ospedale ha ritenuto necessario adire i Tribunali in tutte le vie possibili. Ottenendo una prima vittoria.
Accolto il ricorso del Sant’Orsola: bambino potrà operarsi senza aspettare il “sangue novax”
È stato quindi accolto il ricorso del Sant’Orsola: incerto è se i genitori presenteranno appello, e se i risultati dello stesso perveranno in tempi celeri quanto il provvedimento irrogato.
“È una storia che sta andando avanti da moltissimo tempo ed è una richiesta assurda quella di avere sangue da non vaccinati, priva di alcun fondamento scientifico” – ha dichiarato Vincenzo De Angelis, direttore del Centro nazionale sangue. “La scelta del sangue – chiarisce De Angelis – è legata a precisi criteri di compatibilità e non a capricci. Usare quello di persone non vaccinate non ha alcun fondamento scientifico perché con la trasfusione non si trasmette il vaccino”. Il sangue di persone vaccinate per il Covid è identico a quello ad esempio di persone non immunizzate che però il Sars-Cov2 l’hanno preso e sono guarite, sviluppando quindi anticorpi
Elementi che, come abbiamo esaminato in precedenza, hanno pesato sulla decisione del Tribunale.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.