Solo Francesca Donato incolpa il vaccino per una 12enne che non ce l’ha fatta a Catania
Si torna a parlare di Francesca Donato sul nostro sito. L’ex esponente della Lega, continuamente invitata in tv per esporre le proprie tesi contro il green pass, ma soprattutto contro il vaccino Covid, ha richiamato nuovamente la nostra attenzione dopo la valanga di segnalazioni che sono arrivate al nostro sito. In realtà, negli ultimi tempi questo controverso personaggio politico ha fatto involontariamente propaganda alla campagna della vaccinazione, come vi abbiamo riportato attraverso un articolo.
Francesca Donato si scaglia il vaccino per una 12enne morta a Catania
La questione del giorno gravita attorno ad una notizia tragica. Stiamo parlando di una ragazzina di appena 12 anni che, purtroppo, non ce l’ha fatta a Catania. La piccola è stata colta da un malore a scuola nei giorni scorsi e i medici hanno dichiarato la sua morte celebrale. I genitori hanno anche autorizzato la donazione degli organi, mentre crea enormi discussioni il modo in cui Francesca Donato ha affrontato la vicenda su Twitter. A suoi dire, infatti, la giovanissima sarebbe vittima della seconda dose del vaccino.
O meglio, per essere precisi, l’europarlamentare vorrebbe una commissione d’inchiesta per comprendere quali siano state le cause del malore che ha poi portato alla morte della ragazzina. Il problema, analizzando il tweet di Francesca Donato, sta nel fatto che quest’ultima riporti uno screenshot estratto da Fanpage. Sfidiamo tutti voi a trovare la parola “vaccino” nel pezzo che lei stessa ha utilizzato per dare la notizia.
Insomma, ha pubblicato uno screen preso da una nota testata, per poi menzionare la presunta seconda dose in descrizione, per poi farci prendere atto che il giornale in questione non abbia mai tirato in ballo la presunta vaccinazione. Noi, in aggiunta, abbiamo consultato tutte le fonti possibili e immaginabili su questa tristissima storia: nessuno (ribadiamo, nessuno) ha menzionato il vaccino somministrato alla ragazzina. Attenzione, non stiamo parlando di bufala, ma riportiamo l’esito della nostra ricerca, come fatto del resto dai colleghi di Libero.
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