“Li sedavano per intubarli”, la falsa “relazione peritale” attribuita al Tribunale di Bergamo sulle “bombe d’ossigeno”
Quando non hai una fonte, sii la fonte. Questo è il comandamento del bufalaro disinformatore, che quando non trova fonti attendibili per le teorie che vuole esporre ne inventa una. In questo caso è il Tribunale di Bergamo che in una “relazione peritale” avrebbe parlato di pazienti sedati con lo scopo di intubarli, per poi ricevere una “bomba d’ossigeno” che faceva scoppiare i polmoni intasati dai trombi.
Il post virale
<< Li sedavano affinché potessero essere intubati. Poi sparavano una bomba di ossigeno ed i polmoni, intasati dai trombi, scoppiavano>>.
Tribunale di Bergamo, estratto da relazione peritale
Questo post sta spopolando su Twitter, Facebook e anche VKontakte, ma in nessun caso viene fatto riferimento alla fonte ufficiale di questa citazione. Certamente, se veramente fosse andata così, avremmo trovato un riscontro sulle principali testate nazionali, sui siti istituzionali e soprattutto qualcuno sarebbe stato perseguito.
Ciò che resta dopo una ricerca della fonte, tuttavia, è il nulla. Di questa attribuzione non troviamo alcuna fonte, se non post pubblicati sui social alimentati da commenti di utenti terrorizzati e che gridano allo scandalo e alla rivoluzione. I colleghi di Facta, dunque, si sono spinti oltre.
La smentita del tribunale di Bergamo
Facta, infatti, ha contattato la cancelleria del tribunale di Bergamo che ha “smentito l’esistenza di una perizia tecnica di dominio pubblico contenente la frase oggetto della nostra verifica”. Smentita questa, che potrebbe sottintendere l’esistenza di un documento riservato la cui diffusione violerebbe l’articolo 114 del codice penale.
Dubitiamo fortemente, dunque, che una verità così scottante sia stata ottenuta da un Gocce di Luna XD qualsiasi dopo una copertura del cuggino certamente infallibile sui sistemi informatici di un tribunale. Open, inoltre, fa notare che un post dal taglio simile – l’accusa agli ospedali di aver sparato “bombe d’ossigeno” nei polmoni di pazienti – e sempre attribuito a non meglio specificati “atti del tribunale” proviene, invece, da una dichiarazione di Pasquale Bacco. Di questa “relazione peritale” non esiste fonte né traccia tra i canali istituzionali, un dettaglio che chi pubblica questi post si guarda ben dal fornire.
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