Draghi pronto a firmare l’abolizione del green pass dopo i tafferugli alla sede CGIL: zero conferme
Danno per scontata l’abolizione del green pass dopo l’assalto alla sede CGIL, in seguito agli scontri che sono stati registrati oggi 9 ottobre con la manifestazione di Roma. Una situazione incredibile, quella trapelata sui social, che sta creano grande disinformazione sull’argomento. Come se non bastasse la storia dell’assalto al blindato della Polizia, che vi abbiamo riportato con altro articolo, occorre per forza di cose concentrarsi su una questione che per forza di cose è diventata molto calda.
Draghi non firma l’abolizione del green pass dopo i tafferugli alla sede CGIL
La questione deve essere chiara da subito a tutti, considerando il fatto che non ci sono conferme in merito. Magari è solo una trollata, o qualcuno ci sta credendo per davvero. La sostanza non cambia, perché Draghi non firma e non firmerà alcuna abolizione del green pass dopo i tafferugli alla sede CGIL. Di certo non è questo il modo per ottenere qualcosa in Italia, come potrete facilmente immaginare, anche perché si verrebbe a creare un precedente estremamente pericoloso in Italia.
Si fa fatica a capire come qualcuno possa cascarci, ma a prescindere da tutto ciò, in questi minuti conta solo la sostanza. E cioè che Draghi non firma l’abolizione del green pass alla luce di quanto avvenuto durante la manifestazione di Roma. Tantomeno, dopo aver preso atto dei tafferugli alla sede CGIL.
Secondo alcune segnalazioni che ci sono pervenute, la bufala ha preso piede all’interno di alcuni gruppi Facebook che sono stati creati per aggregare camionisti propensi allo sciopero. In particolare, quello di fine settembre, che non ha fatto registrare i risultati sperati. Ancora una volta, smentiamo la fake news sull’abolizione del green pass. Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi di questa storia decisamente singolare tra i no green pass.
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