Intera famiglia contagiata a Longiano, aveva accettato i consigli sanitari dell’antennista
Dinanzi al caso dell’intera famiglia contagiata a Longiano non sappiamo francamente che dire. Abbiamo da poco inaugurato un tag apposito per le notizie che sembrano prese da Lercio, il noto portale del “vero che sembra falso”. Ma è irrispettoso usare “Segnalazione divertente” per qualcosa che, francamente, ci diverte ben poco.
Anche perché abbiamo due fratelli e una sorella ricoverati all’Ospedale Bufalini di Longiano, con la sorella intubata e in condizioni gravi.
Il Corriere della Romagna ci descrive una situazione grottesca, al limite del paradosso: i tre congiunti erano infatti pazienti di un medico sospeso in quanto non vaccinato.
Nonostante questo, le indagini dei sanitari hanno portato ad un ulteriore motivo che ha portato alla condizione dell’intera famiglia contagiata a Longiano. Il trio, incerto a causa delle sue circostanze, aveva infatti deciso di avvalersi della consulenza di un professionista terzo… l’antennista di fiducia della famiglia.
Durante l’anamnesi e l’analisi delle circostanze e dei contatti previgenti, i sanitari del Bufalini hanno infatti scoperto che i tre germani dubbiosi sul vaccino avrebbero contattato il loro antennista.
Antennista che avrebbe consigliato loro di attendere per valutare “come la malattia e l’effetto dei vaccini si sarebbero evoluti nel tempo”.
Sostanzialmente, in un mondo in cui i novax accusano la medicina ufficiale di rifiutarsi di curare COVID19 preferendo “tachipirina e vigile attesa” (nota bufala già da noi affrontata), una donna giace intubata e i suoi fratelli ricoverati perché l’antennista ha detto loro che anziché vaccinarsi conveniva mantenere una “vigile attesa” nei confronti della vaccinazione stessa.
Le reazioni della collettività
Sulla vicenda si è espressa la collettività, per bocca del sindaco
«Dispiace sempre molto quando qualcuno soffre e sta male – afferma il sindaco di Longiano, Ermes Battistini – che mi risulti sono anche le prime persone di Longiano ad entrare in terapia intensiva. Finora molti casi in isolamento a casa o alcuni ricoverati in ospedale ma senza bisogno dell’ulteriore passaggio. È anche vero che ognuno di noi è responsabile delle proprie scelte e il non vaccinarsi è una scelta consapevole, ma molto opinabile. Questo caso è un monito a tutti coloro che ancora non si sono vaccinati per loro precisa scelta».
E, probabilmente, un monito per tutti coloro che ritengono che i medici siano inaffidabili, ma si affidano con gioia a sconosciuti su Internet, o, in questo caso, antennisti.
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