Duri i Maneskin coi NoVax: paragonati ai terrapiattisti e spiegata la mancata somministrazione
Con l’aggiornamento di fine agosto, possiamo confermare che Damiano dei Maneskin si sia vaccinato con seconda dose in seguito alla convocazione ricevuta.
I Maneskin non sono mai banali quando rilasciano interviste e quanto raccolto in queste ore, a proposito dei NoVax, lo testimonia alla grande. In particolare, il gruppo che ha vinto il Festival di Sanremo ha voluto spiegare a tutti di essere completamente a favore della somministrazione dei vaccini, al contrario di quanto dichiarato a più riprese da un altro artista come Povia ad esempio. Ci sono degli aspetti da chiarire sull’argomento, in ogni caso, avendo ricevuto degli attacchi in giornata sui social.
I Maneskin mandano un chiaro messaggio ai NoVax
Dopo essersi ritrovati al centro di alcune polemiche per i loro atteggiamenti lontano dal palco, come vi abbiamo riportato con altro articolo, i Maneskin hanno parlato con La Stampa spiegando a tutti il punto di vista assunto nei confronti dei NoVax. Dopo un anno e mezzo di Covid, infatti, il gruppo ha ritenuto opportuno chiarire la propria posizione su temi scottanti in questa fase, soprattutto dopo l’ufficialità dell’introduzione per il Green Pass:
“Cosa diremmo a un no vax? «”Ripijate”, torna te stesso in romanesco. Noi siamo per la sanità mentale delle persone ed esser contrari a qualcosa senza nessun fondamento scientifico mi sembra da pazzi. Essere contrari al vaccino fa il paio con chi pensa che la terrapiattista. Siamo felici se il progresso e le soluzioni che possono permettere una ripresa ci daranno modo di ricominciare in sicurezza”.
Detto questo, qualcuno ha rinfacciato ai Maneskin di aver utilizzato parole abbastanza pesanti nei confronti dei NoVax, senza tuttavia aver mostrato al pubblico il momento della somministrazione del vaccino ai membri del gruppo. In effetti, per loro non è ancora arrivato il vaccino Covid, ma non perché siano contrari.
Durante la suddetta intervista, infatti, i Maneskin hanno spiegato di non aver ancora prenotato il vaccino contro il Covid, in quanto in questi mesi non sono mai stati a Roma così a lungo da poter organizzare il tutto. Dunque, nessun mistero e situazione che si dovrebbe sbloccare a breve secondo quanto raccolto in giornata dopo l’intervista rilasciata a La Stampa.
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