Quel post novax sull’incidente di Capri: “Notizia certissima” in tendenza Twitter
Le tendenze twitter sono uno specchio dei tempi, e davanti a tendenze come “Notizia Certissima” possiamo solo affermare che “mala tempora currunt”, viviamo decisamente in brutti tempi.
Non interessanti, deprecabili.
La storia la conoscete: un minibus, guidato da un giovane ausiliare della Croce Rossa, milite e neopapà, E.M., va fuori strada cadendo in un dirupo.
Momento di cordoglio, di raccoglimento. Oltre a lui morto ci sono 28 feriti. Ci sono una compagna affranta, un figlio che non conoscerà mai il padre.
Ci sono indagini in corso, per capire se si tratta di malore o incidente.
Ed esiste il fenomeno tipicamente novax per cui ogni necrologio viene aspettato, letteralmente al varco per cercare di collegare in modi sempre meno probabili la morte al vaccino.
È successo con tutti: se una persona comune sapendo che qualcuno è morto prova pietà, un novax decide che è il momento buono per dichiarare dal nulla che si parli di vittime del vaccino.
Anche quando il vaccino c’entra ben poco.
È successo con Raffaella Carrà, è successo con Michele Merlo, giovane cantante odiato dai novax per aver deriso le loro assurde teorie ed essere in attesa del vaccino, è successo con Libero De Rienzo.
Purtroppo, è successo anche con E.M.
Quel post novax sull’incidente di Capri: “Notizia certissima” in tendenza Twitter
Questa mattina la pagina “Perché è in tendenza” ha registrato una tendenza nuova. Le parole “Notizia certissima”.
Una plateale inversione dell’onere della prova basata su elementi che oseremmo definire neppure indiziari. Praticamente mero flatus voci, meno di un rumore di fondo.
La tendenza nata da un singolo Tweet, di un profilo ora bloccato in accesso ai non followers
Ora, sappiamo tutti che in un mondo corretto l’onere della prova spetta a chi vuol valere il fatto controverso.
Se tu, persona, dici che il mio vicino di casa ha sparato a tuo figlio, che un farmaco ha ucciso qualcuno, tu, persona, devi provare quello che dici.
E “Ma a Napoli ci conosciamo tutti” è, francamente, improbabile, dato che Napoli vive una popolazione di 939.690 abitanti all’ultimo censimento e la Città Metropolitana ne conta 3 milioni circa.
Eludere l’onere della prova con un “Ci conosciamo tutti” è un po’ come ammettere che tre milioni di napoletani sono una mente alveare connessa tra di loro che sa tutto di tutto in un incubo distopico senza privacy e senza distinzione tra individui, un Cubo Borg di Star Trek in forma italica.
Ma niente, se nel mondo reale qualcuno avrebbe chiesto, nel mondo virtuale ora “Notizia Certissima” è diventato un Trending Topic.
E quelle indagini delle autorità in corso? Non più necessarie. Purtroppo.
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