“Il Papa è morto”, il nuovo delirio dei QAnon
Un video di 23 secondi, ed ecco la fonte di verità dei QAnon. “Il Papa è morto”, gridano nella didascalia che accompagna un minuscolo segmento che mostra Lucian Lincoln “Lin” Wood Jr, avvocato statunitense, che arringa la folla in delirio. Il post è stato pubblicato il 5 luglio 2021, un giorno dopo il ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma. Il Santo Padre si è sottoposto ad un intervento a seguito della diagnosi di stenosi diverticolare severa con segni di diverticolite sclerosante. Gli ultimi esami, infine, hanno escluso la diagnosi tumorale. Con questa analisi dimostreremo che i QAnon arrivano in ritardo, ma giocano d’astuzia: propongono la bufala nei giorni del ricovero, ma il materiale è in circolazione dal mese di aprile.
L’avvocato QAnonista
Il filmato è stato preso da un video di circa 50 minuti riportato anche dai colleghi statunitensi di Reuters in questo articolo del 27 aprile 2021. Aprile, dunque, alcuni mesi prima del ricovero di Papa Francesco al Gemelli di Roma. Lin Wood, l’avvocato preferito dai QAnon, snocciola una serie di teorie assurde e cita anche la morte di Papa Bergoglio, pur non specificando le circostanze, la data né altri dettagli utili a “informare” il suo pubblico.
Gli Stati Uniti conoscono bene Lin Wood: è un avvocato di estrema destra, talmente fedele Donald Trump che dopo la vittoria di Joe Biden ha abbracciato la causa delle elezioni falsificati “da una cabala segreta di comunisti” e spesso – come nel video riportato – ha arringato la folla con queste teorie. Il suo operato non è passato inosservato, e infatti l’ordine degli avvocati della Georgia ha iniziato ad indagare sul suo conto e gli ha chiesto di sottoporsi a una valutazione sulla sua salute mentale. L’ordine ha motivato la richiesta in quanto “malattie mentali, deterioramento cognitivo, abuso di alcol o abuso di sostanze, nella misura in cui compromettono la competenza come avvocato sono motivi per essere radiato dall’albo”.
Tuttavia, il rifiuto di sottoporsi a una perizia sulla sua salute mentale non implica la radiazione dall’albo, ma sulla sua attività sono ancora in corso le indagini dell’ordine.
Papa Francesco sta bene, e non vi sarebbe motivo di nascondere la sua morte. Il Santo Padre ha twittato fino al 7 luglio, ben 2 giorni dopo la comparsa del post in Italia.
Sono toccato dai tanti messaggi e dall’affetto ricevuto in questi giorni. Ringrazio tutti per la vicinanza e la preghiera.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) July 7, 2021
“Il Papa è morto a Guantanamo”, l’altra bufala
Un’altra bufala sul Papa è quella della sua morte a Guantanamo. La “prova” sarebbe una copertina del Time che mostrerebbe Francisco Bergoglio con la divisa di un carcere, accompagnato dalla scritta: “Colpevole come il peccato”. Chi ha condiviso questa bufala – nient’altro che un fotomontaggio – ha aggiunto: “È morto esecutato a Guantanamo il 24 marzo 2020! Difficile eliminare i mostri dalla testa.. Ma è morto!! E con lui si chiuse il 9° cerchio”.
La verità non è certo una dote dei QAnon, che ostentano una certa conoscenza del web ma dribblano la logica: per verificare la notizia sarebbe bastato sfogliare tutte le copertine del Time del 2020 sul sito ufficiale. La copertina con la notizia della morte del Papa, ovviamente, non esiste.
I colleghi di Facta, citati anche da Giornalettismo, fanno notare che la stessa falsa copertina compare addirittura in un blog cospirazionista nel 2016. Anche questa volta i complottisti italiani e i QAnon del Belpaese arrivano in ritardo, se non in ultra-ritardo.
La morte di Papa Francesco è soltanto una bufala che ritorna sempre, e che i QAnon italiani riprendono nei giorni del ricovero del Capo della Chiesa per rendersi più credibili. Più credibili, sì, con un video di appena 23 secondi e due righe scritte in caps-lock. Vi lasciamo con i commenti.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.