Bassetti critica Speranza: botta e risposta giornalistico
Bassetti critica Speranza potrebbe essere considerato il fallout della notizia di ieri.
Intendo, la dura scoperta per il virologo messo sotto protezione per le numerose, gravi e violenti minacce dei Novax, col suo comprensibile sdegno e scoramento e senso di abbandono da parte delle istituzioni.
Situazione ulteriormente aggravata da una situazione descritta come
«Se io sono bersaglio dei No Vax è perché evidentemente mi vedono come punto di riferimento e, invece, non vedono come tale le figure Istituzionali. Mi minacciano perché forse chi doveva metterci di più la faccia non ce l’ha messa abbastanza. In un Paese diverso dal nostro chi dovrebbe diventare oggetto di attacchi da parte di chi è contrario ai vaccini dovrebbe essere una figura istituzionale come il ministro della Salute e non l’anello più debole come un medico»
Ai suoi occhi non ha aiutato la scoperta che il ministro, età 42 anni, è in attesa del suo turno col vaccino.
Bassetti critica Speranza: botta e risposta
Nasce tutto dal fatto che Speranza riceverà la sua prima dose dal medico di famiglia tra due giorni.
Del resto, anche nel nostro staff c’è chi, sulla trentina, riceverà la prima dose di vaccino la prossima settimana e chi, di pari età, l’ha ricevuta in questi giorni.
Sia pur decisamente in accelerazione, la campagna vaccinale non è uniforme in tutti i luoghi.
Ma la risposta di Bassetti non si è fatta certo attendere
“Siamo al 16 giugno e la campagna vaccinale è iniziata il 27 dicembre, cosa devono pensare le persone? Poi uno si chiede perché veniamo attaccati noi medici sui social – rimarca Bassetti – La gente scarica su di noi la rabbia perché vede che un ministro quarantenne ancora non si è vaccinato. Mentre doveva essere il primo a metterci il braccio. Personaggi pubblici – sottolinea – con un ruolo nella sanità, come un ministro, dovrebbero dare l’esempio in un momento così difficile. Avrà seguito i canali ufficiali, ma è un fatto di opportunità”
Certo, la comunicazione è importante: cosa penserà, effettivamente, il lettore di tutto questo?
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