“Wikileaks conferma la teoria dei Rettiliani, lo dice il Fatto Quotidiano”, ma era un blog satirico…
“Wikileaks conferma la teoria dei Rettiliani”, riporta una condivisione che ci hanno inoltrato basata sull’ennesimo meccanismo che sempre compare in questi casi. E diciamo sempre.
Ovvero foto shock buttate a casaccio con una fonte tratta da un link.
Il meccanismo lo conosciamo: il Bias di conferma porta sostanzialmente a rendere il link un orpello che nessuno leggerà.
Se sei convinto che “Wikileaks conferma la teoria dei Rettiliani” perché Mattarella è un alieno ti accontenterai di vedere che sotto le foto photoshoppate e/o con aberrazioni cromatiche che ti vengono esposte c’è un link.
Non ha importanza che il link contenga tutt’altro, anzi aprendolo renda palese l’enorme e derisibile inganno in cui tu sia caduto condividendo.
“C’è un link, la notizia è su Internet quindi deve essere vero”
Questo è il Mantra del Web 2.0.
Mantra che ti porta a condividere un link di un Blog Satirico, la brillante creazione comica dell’autore di Satira Eva Macali spacciandolo per un testo reale.
Il prossimo passo sarà ritenere davvero che nel 2015 Matteo Salvini sia stato internato in un manicomio per aver cercato di far indossare felpe agli zingari sotto minaccia di ruspe. O pubblicare foto che dimostrano che la LIPU ha denunciato davvero Matteo Renzi per diffamazione verso i Gufi nel 2014.
Ma sarebbe bastato leggerlo l’articolo di satira, che definisce Veronica Lario una Rettiliana e i Visitors, nota fiction degli anni ’80, una prova dell’invasione.
Ovvia presa in giro di chi per anni tra i teorici del complotto ha considerato Wikileaks una specie di Bibbia del Complotto… finendo “come Stephen King, ma con la schiena in basso, a spiegare le ali della libertà”.
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