Il messaggio di Arnold Schwarzenegger alla Nazione: la folla al Congresso come i Nazisti, “Trump passerà alla storia come il peggior presidente di ogni tempo”
Il messaggio di Arnold Schwarzenegger alla Nazione dimostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, che siamo di fronte ad un Trump sempre più isolato, sempre più criticabile, sempre più emarginato, privato della sua narrativa.
L’associazione con la folla al Congresso, l’ondivaga condanna delle violenze, l’ombra dei QAnon e del loro supporto sono abbastanza per macchiare la sua intera condotta non solo agli occhi degli odiati Dem, ma anche agli occhi dell'”Old Party”, i Repubblicani storici.
La bellicosa narrativa del “Big Steal”, l’allucinato mito dei QAnon di una “guerra per combattere i Poteri Forti” in questo momento viene superata da un ritrovato bisogno di pacificazione.
Non più “Patrioti contro i Dem malvagi e pedofili”, ma Democratici e Repubblicani assieme, fratelli in un’unica nazione democratica con due punti di vista diversi ma necessari, i primi chiamati ora a esprimere il loro Presidente, i secondi chiamati a ritrovare il coraggio di distaccarsi dal Trumpismo per riscoprire la loro vocazione vera e sincera.
Un commento a caldo
Arnold Schwarzenegger, attore, collaboratore del presidente Bush e 38mo Governatore della California, Repubblicano di Ferro non le manda a dire: l’indegno spettacolo dei QAnon al Congresso lo spinge a rivolgersi alla nazione.
E non con parole tenere verso i contestatori QAnon, equiparati ai nazisti, e di certo non risparmiandosi col Presidente Uscente e tutti coloro che hanno spinto questa situazione.
Il lucido discorso di Schwarzenegger, solitamente poco incline a parlare delle sofferenze patite nell’Europa occupata da parte di un padre violento, parte da una serie di condivisibili parametri.
Distingue tra peccato e peccatore, ricordando che dietro ogni soldato nazista dal corpo devastato dalle pallottole e dalle schegge di bomba, dalla mente distrutta dalla violenza e dalla propaganda Nazista fino a rivolgersi con violenza contro i suoi stessi cari non c’era altro che l’ossessiva propaganda di chi ha riempito la loro mente di violenza fino a spingerli al fronte a distruggersi nel corpo e nella mente, fino a trasformarli prima in bruti e poi in rottami.
E nel sentire le parole dell’ex Governatore della California, non possiamo pensare ai QAnon che, arrivati per devastare, distruggere e “conquistare”, hanno lasciato Washington in manette o dentro una bara, rifiutati dai loro stessi “compagni”, usati e gettati via dopo aver visto la loro mente corrotta dalle teorie complottistiche più assurde.
E non possiamo che concordare con Schwarzenegger, che vede nel 6 Gennaio la “Notte dei Cristalli” Americana, il tentativo grottesco di far ascendere e dare legittimità a idee tra il folle e il balordo, una violenta fantasia di potere che avrebbe potuto portare a scenari ancora più grotteschi.
Abbiamo noi stessi seguito QAnon, sin dal suo principio. Le sfrenate fantasie di potere, l’allucinato sogno di una Dittatura Mondiale Trumpista governata col pugno di ferro del Patriota Q, una grottesca caricatura umana a metà tra il gerarca nazista e il cosplayer mancato, pronto a marciare a passo dell’Oca ma acconciato come i personaggi della saga cinematografica “La notte del Giudizio” eccitandosi con svariate immagini tra il risibile e l’omoerotico di Trump, photoshoppato in pose ipervirili, a petto nudo, nerboruto e unto di olio come un Mister Olimpia ritratto mentre spara, uccide e massacra i “nemici del Trumpismo”.
Non possiamo che credere a Schwarzenegger quando riconosce in simili azioni i tratti di quello che Umberto Eco definiva l’Ur-Fascismo, il Fascismo primordiale, l’Eterno Nazionalsocialismo.
E non possiamo che passare a fornirvi una traduzione del discorso
Come un immigrato in questo paese, vorrei dire poche parole ai miei amici Americani e tutti i nostri amici nel mondo riguardo gli eventi degli ultimi giorni. Io sono cresciuto in Austria. Conosco molto bene la Kristallnacht, la Notte dei Cristalli. Fu una notte di distruzione contro gli Ebrei che si tenne nel 1938, perpetrata dall’equivalente nazista dei Proud Boys. Giovedì c’è stata la Notte dei Cristalli degli Stati Uniti d’America. Sono stati infranti i cristalli delle finestre del Congresso,ma non solo. La folla non ha solo frantumato quelle finestre. Ha distrutto gli ideali in cui credevamo. Non hanno solo abbattuto le porte dell’edificio che custodisce la Democrazia Americana. Hanno calpestato i principi su cui questa nazione è stata fondata.
Guardate, io sono cresciuto tra le rovine di una nazione che ha sofferto la perdita della democrazia. Io sono nato nel 1947, due anni dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sono cresciuto circondato da uomini spezzati che bevevano per annegare i sensi di colpa dati dall’aver preso parte al più malvagio regime della storia. Non erano tutti folli antisemiti o nazista. Molti di loro semplicemente li hanno seguiti, passo dopo passo, per la loro strada. Erano gente comune. Non ho mai parlato pubblicamente di questo: è una memoria dolorosa. Mio padre spesso tornava a casa, ubriaco. Almeno una volta o due la settimana, urlava, ci picchiava, spaventava mia madre.
Io non gli ho mai fatto una colpa di questo. Perché so che il nostro vicino di casa faceva lo stesso ai suoi cari, ed anche il suo vicino. Io li ho sentiti con le mie orecchie, li ho visti coi miei occhi.
Soffrivano fisicamente per le schegge di metallo nei loro corpi, soffrivano emotivamente per quello che avevano fatto e visto. Ed è tutto nato dalle menzogne, e ancora menzogne, sempre menzogne. E dall’intolleranza.
Siccome provengo dall’Europa, io ho visto coi miei occhi cosa succede quando si perde il controllo. So che in questo paese c’è la paura che questo possa accadere anche qui, che tutto il mondo condivide questa paura. Io non penso accadrà, ma credo che dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze dell’egoismo e del cinismo.
Il Presidente Trump voleva ribaltare i risultati di una elezione. Un’elezione legittima. Voleva un colpo di stato, ottenuto sviando il popolo con le menzogne. Anche mio padre e i nostri vicini sono stati sviati dalle menzogne. Io so dove conduce la menzogna.
Il Presidente Trump è un leader fallito. Passerà alla storia come il peggior presidente di ogni tempo. La buona notizia è che presto sarà irrilevante come un vecchio tweet.
Ma allora cosa faremo di tutti quei pubblici ufficiali, regolarmente eletti, che hanno assecondato le sue menzogne e il suo tradimento? Ricordo loro che Teddy Roosevelt ha detto: “Il Patriottismo è schierarsi col proprio paese, non col proprio presidente”.
John F. Kennedy ha scritto un libro chiamato “Profili nel Coraggio”. Un numero di membri del mio stesso partito, a causa della loro codardia, non vedranno mai i loro nomi in un simile gruppo. Ve lo assicuro. Sono complici di coloro che hanno portato la bandiera dell’insurrezione egoistica nel Congresso.
Ma non ha funzionato. La democrazia ha retto. In poche ore il Senato e la Camera dei Rappresentanti hanno fatto il loro dovere verso i cittadini e certificato le elezioni del Presidente Eletto Biden – Quale gran dimostrazione di Democrazia!
Sono nato cattolico. Sono andato a Messa, ho frequentato una scuola cattolica. Ho studiato la Bibbia e il Catechismo. E da quei giorni ricordo una frase che oggi è ancora importante: “Avere il cuore di un Servitore”.
Significa servire qualcosa di più grande di noi tutti. Guardate, quello che serve oggi per i nostri rappresentanti è il cuore di un Servitore. Ci servono servitori pubblici che obbediscano a qualcosa di più grande del loro potere, o del loro partito.
Ci servono rappresentanti pubblici che servano gli ideali più alti: quelli su cui è stata fondata questa nazione, gli ideali ai quali le altre nazioni guardano.
Ora, nei giorni passati, amici da tutto il mondo mi hanno chiamato, continuamente chiamato. Mi hanno chiamato spaventati e preoccupati per la nostra nazione.
Una donna era in lacrime per l’America, lacrime meravigliose di idealismo riguardo a tutto quello che l’America dovrebbe essere. Queste lacrime devono ricordarci cosa significa l’America per il mondo.
Ora, io ho detto a chiunque mi abbia chiamato, che per quanto questo sia spaventoso, l’America risorgerà da questi giorni oscuri e la nostra luce brillerà.
La riconoscete questa spada? È la spada di Conan! [NdT: “Conan il Barbaro”, personaggio di R.E. Howard interpretato da due film di Schwarzenegger, un barbaro Cimmero che dopo una vita di avventure e giustizia ascende al trono di un regno]
Sapete cosa c’è di bello sulle spade? Più le tempri, più diventano robuste. Più le colpisci duro con un martello e le scaldi nel fuoco, per poi gettarle nell’acqua gelida, più le colpisci ancora e ancora, per poi darle al fuoco e all’acqua, più ripeti questi gesti, più le rendi possenti.
Non voglio fare certo di voi dei fabbri, ma spiegarvi che la democrazia è come l’acciaio di questa spada: più la tempri, più diventerà forte.
La nostra democrazia è stata temprata da guerre, ingiustizie e insurrezioni. Credo che siamo ancora sconvolti dal risultato di questi giorni, ma ora possiamo essere più forti. Sappiamo quello che potremmo perdere.
Ci vogliono riforme, perché questo non accada mai più. Bisogna punire i responsabili, le persone che ci hanno condotto a questo punto. Bisogna guardare al di là di noi stessi, i nostri partiti e i nostri disaccordi, per mettere la democrazia al primo posto.
Dobbiamo guarire, insieme, dal dramma vissuto. Dobbiamo guarire, non come Repubblicani o Democratici, ma come Americani.
My message to my fellow Americans and friends around the world following this week’s attack on the Capitol. pic.twitter.com/blOy35LWJ5
— Arnold (@Schwarzenegger) January 10, 2021
E non possiamo che concordare.
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