Bill Gates ci impianterà i Quantum Dots nei vaccini: il ritorno della bufala
Bill Gates ci impianterà i Quantum Dots nei vaccini è una bufala che dovrebbe dirvi qualcosa. Perché per prima cosa è una bufala. Per seconda cosa ne avevamo già parlato qui, assieme a molte altre bufale.
Perché era previsto, è prevedibile, lo sapevamo. È il meccanismo con cui funziona l’Infodemia, il meccanismo tipico dell’antivaccinismo militante online.
Qualcosa che ricorda quei videogiochi di un tempo dove nel livello finale cominciava una specie di forca caudina di tutti i nemici sconfitti nei livelli passati prima di arrivare al boss finale. E col vaccino ormai pronto alla distribuzione, è ovvio che chi ha deciso di fare della lotta ai vaccini un suo immotivato cavallo di battaglia in quest’ultimo mese ritirerà fuori tutto il repertorio, pezzo per pezzo.
Come la bufala dei Quantum Dots.
Cosa sono i Quantum Dots?
Una proposta del MIT (quindi Bill Gates c’entra praticamente solo perché finanzia ogni cosa che possa che possa riguardare la scienza e il progresso nella lotta alle malattie) che riguarda il tracciamento esterno dei vaccini nei posti in cui non esistono cose come le Tessere Sanitarie, il Fascicolo Sanitario Digitale e altre cose che noi diamo per scontati.
L’idea del “Quantum Dot” non è, non è mai stata e mai sarà qualcosa che si inietta coi vaccini nel corpo umano per controllarlo.
Bensì la proposta di una sorta di “tatuaggio invisibile provvisorio” (durata media: cinque anni), visibile solamente usando uno smartphone, che consentisse di “appuntare” sulla pelle del soggetto l’effettuata vaccinazione con data e lotto.
È più o meno la stessa ragione per cui vedete, quando si parla di elezioni nei paesi Emergenti, persone che escono dai seggi con un dito macchiato per giorni perché è stato intinto nell’inchiostro indelebile.
Noi diamo per scontato che al nostro seggio elettorale ci sia uno scrutatore che ci prende i documenti, ci fa firmare su un foglio che contiene i nomi degli elettori ammessi in una determinata sezione, ci consegna la scheda e ci rimanda a casa.
Ci sono posti in cui i documenti non ci sono. E se ci sono manca l’elenco dei votanti al seggio. E se c’è l’elenco il votante non è scolarizzato ed esprime il suo voto segnando con una X il simbolo del partito di cui non legge il nome del candidato e firma anche con una X.
Intingergli il dito nell’inchiostro è l’unico modo per evitare che esca e vada a votare altrove.
Capirete che in situazioni del genere anche tracciare una vaccinazione (cosa che esisteva prima di COVID19) diventa difficile. Il MIT propose quindi una sorta di “timbrino” al rame che fosse invisibile ad occhio nudo e si degradasse in cinque anni.
Proposta mai arrivata però a risultati sul campo, e praticamente ridondante in situazioni non precarie.
Bill Gates ci impianterà i Quantum Dots nei vaccini: una straordinaria serie di mistificazioni
La storia dei Quantum Dots è quindi sparita per due anni. Finché Bill Gates durante una sessione di “Ask Reddit”, un “botta e risposta” coi lettori, parlò della necessità di certificare le avvenute vaccinazioni.
Cosa del tutto neutra. Ma sapete come funziona l’antivaccinismo, e come esso si nutra di mistificazioni.
Il meccanismo l’abbiamo esaminato quella volta che è stato sottoposto un video nel quale la frase
Gli effetti collaterali dei vaccini avvengono in un caso su due milioni e sostanzialmente sono una reazione detta anafilattica, una violenta reazione allergica che si risolve senza problemi se c’è un medico nelle vicinanze per cui l’unica precauzione è attendere qualche minuto dopo la vaccinazione, anzi meglio una mezz’oretta nello studio del medico
È stata trasformata dalla voce narrante nell’apocalittico
Il dottore ammette che moriranno molti più bambini grazie ai vaccini!!!!!
Perché il complottista fa sempre così: vive della fallacia dell’argomento di Paglia. Puoi presentargli la posizione più razionale del pianeta: incapace di rispondere la convertirà e falsificherà in qualcosa di odioso ed aberrante, cui anche uno stolto saprebbe rispondere, per vantarsi di averti colto in fallo.
Ipotizzate di avere ospiti per cena. Un ospite vi chiede cosa mangerete come secondo piatto, e voi rispondete
Mangeremo aragosta. Qualcuno di voi è allergico? Perché se è allergico magari è meglio che aspetta, dopo portiamo il pollo… si sa che le allergie alimentari sono una brutta cosa
E uno degli ospiti, vostro nemico e in malafede cominci ad urlare
Avete visto? Avete sentito tutti? Il padrone di casa ha ammesso che è un assassino che ci vuole uccidere tutti col veleno nell’aragosta! Io faccio un casino, io sputo sul suo cibo, io gli spacco la casa, io lo ammazzo questo assassino, e poi lo denuncio per i suoi numerosi omicidi, perché chissà quante aragoste velenose ha dato alla gente che poi è morta! Allora chi mi aiuta a sottomettere questo brutale assassino?!?!?!?!
Ci sarebbero per caso dubbi sull’evidente e voluta mistificazione cercata dal vostro nemico? Nessun dubbio.
Il percorso “logico” alle spalle di questa affermazione è lo stesso
Nessun microchip è stato citato nella risposta
Infatti ora possiamo esaminare le 31 risposte date su Reddit, concentrandoci su quella che ci interessa. La numero 17
What changes are we going to have to make to how businesses operate to maintain our economy while providing social distancing?
The question of which businesses should keep going is tricky. Certainly food supply and the health system. We still need water, electricity and the internet. Supply chains for critical things need to be maintained. Countries are still figuring out what to keep running.
Eventually we will have some digital certificates to show who has recovered or been tested recently or when we have a vaccine who has received it.
Quali cambiamenti dovremmo operare per permettere alle imprese di continuare a supportare l’economia mentre continuiamo a rispettare il distanziamento sociale?
La questione relativa a quale imprese mantenere attive è molto acuta. Alcuni indotti alimentari e il sistema sanitario. Abbiamo ancora bisogno di acqua, elettricità ed Internet. Abbiamo bisogno di mantenere attivo l’indotto per beni necessari, e i paesi stanno ancora decidendo cosa mantenere operativo.
Un giorno dovremo ottenere una forma di certificazione digitale per capire chi è guarito o è stato sottoposto a test recente, o per capire chi è stato vaccinato
E questo è quanto.
Per caso leggete le parole “microchip”, “chip sottopelle”, “punto quantico” o altre bizzarrie del vostro immaginario complottista?
Assolutamente no.
Si parte dal presupposto che una intera nazione non può restare a casa all’infinito perché il cibo non compare in tavola da solo. L’elettricità non si ricava dall’alberello in giardino, l’acqua non sgorga dai rubinetti per virtù miracolosa ma perché qualcuno mantiene l’acquedotto operativo eccetera.
Quindi si renderà necessario sapere chi è stato testato e chi no, e in caso di vaccini che data l’elevata contagiosità di COVID19, non se ne abbiano gli antivaccinisti, è già oggetto di dure discussioni sulla sua futura obbligatorietà.
Il concetto di certificazione digitale
Il team di Fact Checker di Reuters ha controllato l’affermazione, ottenendo come risposta
“Il riferimento ai certificati digitali implica i tentativi di creare una piattaforma digitale open source con lo scopo di ottenere accesso a test sicuri e domestici”
Aggiungendo che
IBM descrive un certificato digitale come un “documento elettronico” usato per identificare un individuo ed associarne l’identità con una chiave pubblica. Come una patente di guida o un passaporto che danno prova dell’identità di una persona.
Ora, molti di voi che leggono avranno senz’altro rinnovato la loro Carta di Identità di recente, passando quindi dal vecchio documento cartaceo alla C.I.E., la Carta di Identità Elettronica.
Quella che contiene un Chip RFID leggibile da un semplice cellulare moderno o lettore, che può essere quindi usata per sostituire in molti contatti coi portali della Pubblica Autorizzazione sistemi come PIN, Password e SPiD accedendo facilmente a tutti i dati necessari.
Per coerenza quindi i complottisti del Punto Quantico o altre balzane teorie sono cordialmente invitati a privarsi di ogni documento di identità e provare a vivere in eremitaggio sui monti.
Abbiamo sostanzialmente documenti di identità digitali già adatti a custodire tutti i dati necessari all’identificazione, fisica e virtuale del cittadino, oltre ulteriori dati per la fruizione di servizi a valore aggiunto, e abbiamo anche colossi dell’informatica come IBM che ci insegnano come stivare dati su un documento digitale in sicurezza.
Nulla ci impone di avere una nuova forma del libretto delle vaccinazioni.
Anzi, i più attenti di voi ricorderanno che molte regioni italiane virtuose hanno già un Fascicolo Sanitario Elettronico. Non è pertanto una intollerabile violazione delle libertà mediante microchip fare in modo che forme di identità digitale consentano di accedere e fruire, ove necessario, del solo dato necessario ad un determinato scopo.
In questo caso, allo scopo della c.d. Patente di Immunità.
In conclusione
I Quantum Dots non sono mai stati citati, menzionati o considerati plausibili da Bill Gates all’interno della vaccinazione. Sono stati progettati, con fondi provenienti anche dalla Fondazione Gates, come succedaneo di mezzi più efficaci e comunque come qualcosa di non iniettabile.
Ai tempi del vaccino antivaioloso la prova cardine del vaccino era la cicatrice che esso lasciava nel sito di iniezione.
La prova dell’avvenuto esercizio del voto nelle economie emergenti è un dito macchiato di inchiostro indelebile.
La prova dell’avvenuta vaccinazione in Italia potrà passare da un patentino, o da altre forme che comunque esibiranno il Fascicolo Sanitario che già tutti abbiamo.
Non ci sarà nessun quantum dot perché non abbiamo bisogno dei Quantum Dots.
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