Detenuti a Italia’s Got Talent: il Teatro dell’Arca risponde al sindacato UILPA e a Salvini sulle risorse impiegate
Nelle ultime ore si è diffusa la notizia dell’arrivo di 5 detenuti a Italia’s Got Talent, tutti provenienti dalla casa circondariale di Marassi (Genova). I nostri lettori ci segnalano un post al vetriolo di Matteo Salvini pubblicato ieri, 29 settembre 2020, sui social.
Anziché investire in divise, dotazioni e mezzi e pagare gli straordinari agli agenti, ecco come butta i soldi il governo: il sindacato Uilpa denuncia che la Polizia penitenziaria ha dovuto essere impiegata per la “gita” dal carcere di Marassi di Genova a Roma (con partenza alle 4 del mattino) di quattro detenuti per reati quali truffa, omicidio, lesioni, produzione e traffico di droga.
Motivo? Partecipare alla trasmissione televisiva “Italia’s Got Talent”!
Il tutto a spese dei contribuenti e con tutti i rischi di spostamenti di questo tipo in epoca Covid. Non ho parole. Ma dove siamo arrivati?!?
Subito interrogazioni parlamentari della Lega al ministro Bonafede per chiarire questa vicenda scellerata e vergognosa, un insulto ai poliziotti e a tutti gli italiani.
La partecipazione dei detenuti a Italia’s Got Talent
Quanto riportato da Matteo Salvini corrisponde al vero: 5 detenuti – lo riporta Genova Today – sono stati trasportati dal carcere di Marassi agli studi di Cinecittà di Roma per registrare la loro partecipazione a Italia’s Got Talent. La segnalazione arriva da Fabio Pagani del sindacato Uil Pa Penitenziaria: gli agenti sono partiti insieme ai detenuti alle 4 di notte per raggiungere Cinecittà. I detenuti sono stati poi condotti alla casa circondariale di Rebibbia per una notte per poi far ritorno al Marassi.
La polizia penitenziaria del distretto regionale attende 39mila ore di straordinario non pagato (accantonato) e deve anticipare i soldi delle missioni. Soprattutto il rischio da evitare in questo momento è la movimentazione dei detenuti.
[…]
Più che scoprire talenti/detenuti, bisogna coinvolgere maggiormente il Governo Conte sulle carceri, evitando tali, inutili dispendi di uomini, mezzi, risorse e soldi dello Stato.
La risposta del Teatro dell’Arca: “Spese a carico della produzione”
I 5 detenuti provenivano dal Teatro dell’Arca del carcere di Marassi, uno spazio creativo gestito dalla Onlus Teatro Necessario. La risposta è stata raccolta da Repubblica in questo articolo. In primo luogo dal teatro precisano che lo scopo della onlus è focalizzarsi sulla riabilitazione dei detenuti. Un messaggio che verrà portato in televisione il 6 gennaio, quando andrà in onda la puntata del talent show di Italia 1. I detenuti hanno ottenuto i 4 sì dei giudici portando in scena uno spettacolo rivolto alle famiglie. In più, il teatro era stato contattato direttamente dagli studi di Italia 1 per portare sul piccolo schermo la loro attività.
Fatta questa premessa, dal teatro fanno sapere che il trasporto e la partecipazione dei detenuti a Italia’s Got Talent era stata autorizzata dal Ministero e, soprattutto, le spese di trasporto erano a carico della produzione. Concludono: “È un’occasione per sensibilizzare a livello nazionale sull’importanza di un carcere non punitivo ma riabilitativo”.
Parliamo di “precisazioni” per sottolineare che la partecipazione di 5 detenuti a Italia’s Got Talent è una notizia vera, ma il trasporto era stato autorizzato dal Ministero dell’Interno e le spese erano a carico della produzione.
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