In Italia si teme l’attentato a Beirut dopo l’esplosione di oggi, ma al momento non ci sono conferme
Giusto etichettare questo post, al momento, con la categoria “analisi in corso”, ma è altrettanto corretto evidenziare che in questi minuti l’ipotesi di attentato a Beirut dopo l’esplosione di oggi appaia davvero remota. L’ultima volta che abbiamo trattato l’argomento “esplosione” sul nostro sito ci siamo concentrati sul famoso elefante, come molti ricorderanno con la famosa storia di alcune settimane fa, ma è chiaro che quanto avvenuto in Libano oggi 4 agosto rappresenti senza ombra di dubbio un fatto ben più grave.
Per ora appare remota l’ipotesi attentato a Beirut dopo l’esplosione di oggi
Quella che sembra essere a tutti gli effetti una bomba, stando ad alcuni video che circolano su Facebook questo martedì, in realtà potrebbe sviarci da quelle che attualmente sono le ipotesi più concrete sull’origine dell’esplosione. Premesso che a distanza di circa tre ore dai fatti nessuna strada possa essere esclusa “a priori”, è necessario rasserenare gli animi di tutti affermando che difficilmente quello di oggi 4 agosto sia stato un vero e proprio attentato a Beirut.
Basti pensare a quanto riportato poco fa da Repubblica, secondo cui l’esplosione sarebbe stata provocata dall’incendio di un magazzino di fuochi d’artificio. La nota testata italiana, dal canto suo, riporta in questo senso l’agenzia di Stato libanese, che al momento appare come la fonte più autorevole in questo primo tentativo di ricostruzione sugli avvenimenti che nelle ultime ore per forza di cose hanno sconvolto l’intero Libano.
La stessa CNN, parlando di danni alle strutture collocate addirittura a 10 km di distanza dall’esplosione, smentisce in modo piuttosto chiaro l’ipotesi che l’esplosione di oggi sia in qualche modo figlia di un attentato a Beirut. I video, come quello che trovate a fine articolo, ci mostrano del resto una prima deflagrazione, alla quale segue poi la seconda pesantissima esplosione, frutto presumibilmente di un incendio in un magazzino per petardi vicino al porto di Beirut, secondo quanto riportato anche dalla National News Agency. Qui alcuni video in merito.
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