Del 2019 il video del cibo buttato nella spazzatura vicino a un centro d’accoglienza: ancora ignoti gli sviluppi
Nel 2019 avevamo flaggato come Analisi in corso un video che mostrava sacchi di cibo buttato nella spazzatura vicino a un centro d’accoglienza. Secondo la voce che commentava le immagini, quei sacchi pieni di pietanze erano stati trovati nel Municipio IX della Capitale, più precisamente in Via Pallavicini dove sorge uno Sprar. Il video che oggi viene condiviso nuovamente era stato pubblicato il 14 giugno 2019 da esponenti della Lega.
Nel nostro articolo precedente vi avevamo illustrato la facilità con cui ci si indigna, ma anche l’incapacità di comprendere che i cibi contenuti nei sacchi risultano per la maggior parte precotti, e il cibo precotto molte volte viene rifiutato dalle mense scolastiche (qui un caso).
Un video messo in rete senza verifiche?
Nell’articolo di oggi, invece, facciamo il punto della situazione. A far comparire il video in rete era stato un capogruppo di Fratelli D’Italia del Municipio IX che, ascoltato dal Messaggero nel giugno 2019 (qui l’intervista) aveva lasciato intendere che il filmato non era stato registrato da lui ma acquisito dal suo gruppo e poi pubblicato.
La notizia era stata ripresa anche dal Giornale e aveva avuto una grande risonanza su tutti i social alimentando la polemica sia in termini di ingratitudine dei migranti sia in termini di politica troppo incline allo spreco. Gli interrogativi nati a seguito della visione del video, invece, sono tanti.
Cosa sappiamo del video?
Oggettivamente del video sappiamo soltanto quanto raccontato dall’autore del filmato e quanto riportato da chi lo condivide ancora oggi, ma non abbiamo alcuna fonte che ricostruisca le modalità con cui quel cibo fosse finito tra la spazzatura. Non sappiamo, sempre oggettivamente, se le pietanze siano state gettate da migranti, se siano state gettate in quanto scadute o se siano state gettate dai responsabili della struttura in quanto in eccesso.
Del video, in sostanza, sappiamo nulla e ancora oggi mancano risposte, ben un anno dopo la sua prima comparsa in rete. Chi lo ha pubblicato non ha dimostrato i contenuti del video né ha ricostruito la vicenda. Dopo tanto rumore tutto è caduto nel silenzio.
Del cibo buttato nella spazzatura non conosciamo l’origine né la destinazione d’uso prima che finisse tra i rifiuti, dunque resta una notizia senza fonti. La voce che parla non è una fonte né lo sono alcuni esponenti politici che hanno dimostrato di aver acquisito il video per poi rilanciarlo in rete senza le opportune verifiche.
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