Esagera il Consigliere leghista Claudio Ticci: scuola paragonata ai campi di Auschwitz
Una vera e propria bufera quella che si è scatenata proprio in queste ore nei confronti di un consigliere leghista, Claudio Ticci, il quale nella giornata di domenica ha pensato di pubblicare un post su Facebook in cui ha paragonato le scuole ai campi di sterminio di Auschwitz. Evidentemente in disaccordo con le politiche che potrebbero essere adottate dal Ministro Azzolina, si è finito per rendere disponibile agli occhi di tutti un contenuto di cattivo gusto, che evidentemente va oltre quanto si voleva annunciare.
E questo, a distanza di un paio di giorni da un’altra uscita a vuoto da parte di un esponente della Lega, il quale aveva invitato Trump a sparare ad altezza uomo per fermare i disordini che si sono venuti a creare di recente negli Stati Uniti. Ne abbiamo parlato durante lo scorso fine settimana. Insomma, un periodo non proprio felicissimo, in riferimento all’immagine che segue, inadeguatamente contestualizzata alla situazione storica attuale tramite Claudio Ticci secondo Il Filo.
Cosa ha detto Claudio Ticci sulla scuola e come nasce il paragone con Auschwitz
In particolare, il consigliere di Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, ha pubblicato un post su Facebook con l’immagine sullo sfondo dei campi di sterminio di Auschwitz ed una scritta sostitutiva rispetto a quella posta originariamente sul cancello d’ingresso. Quasi un anno fa si leggeva “Arbeit macht frei”, vale a dire “Il lavoro rendere liberi”. Con l’immagine modificata di Claudio Ticci, invece, siamo passati a “La scuola educa alla libertà“.
Vicenda riportata anche da Il Riformista poco fa, fermo restando che nel pomeriggio sono arrivate le scuse dello stesso Claudio Ticci. Tramite un altro post Facebook, infatti, è arrivato un passo indietro a proposito della questione Auschwitz: “Mi sento di chiedere scusa, per una foto, inopportuna, a corredo di un post che ho condiviso e lo faccio per coloro che si sono sentiti offesi per quella foto; per quello che rappresenta“.
Immagine di copertina tratta da Claudio Ticci, fonte Il Filo del Mugello, link
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