Ex capo dell’intelligence GB sostiene che il COVID-19 sia stato creato in laboratorio, ma lo studio non è stato pubblicato
Secondo un titolo pubblicato da TGCOM24 oggi, 4 giugno 2020, un ex capo dell’intelligence GB sostiene che il COVID-19 sia stato creato in laboratorio. Stiamo parlando di sir Richard Dearlove il quale, come riporta la fonte Mediaset, cita uno studio condotto da un team inglese-norvegese che dimostrerebbe la presenza di alcuni elementi chiave inseriti artificialmente all’interno della sequenza genetica del virus.
Lo studio non è ancora stato pubblicato
TGCOM24 riporta che secondo Dearlove il virus sarebbe uscito dai laboratori di Wuhan mentre si conducevano esperimenti segreti. Dearlove non fornisce delle prove, bensì si basa su uno studio condotto da scienziati britannici in collaborazione con un team norvegese. Si tratterebbe di una ricerca peer-review (qui il significato) prodotta da accademici del St. George’s Hospital dell’Università di Londra in collaborazione con virologi norvegesi.
Lo studio, oltre a ipotizzare la natura artificiale del virus, dimostrerebbe l’inutilità del vaccino. C’è da sottolineare che la ricerca non è ancora stata pubblicata e per questo il documento è stato revisionato più volte. Uno dei firmatari – scrive sempre TGCOM24 – avrebbe chiesto di eliminare il suo nome della ricerca per tutelare la propria credibilità.
Lo studio rifiutato dalle riviste scientifiche
Come scrive Il Riformista, Richard Dearlove è convinto che nel laboratorio di Wuhan si stessero conducendo esperimenti sui pipistrelli, e queste dichiarazioni sono state raccolte da un’intervista che Il Telegraph ha riportato con l’ex capo dell’intelligence britannica.
L’Independent, a tal proposito, sottolinea che lo studio citato da Dearlove è stato rifiutato dalle principali riviste scientifiche in quanto il virus verrebbe chiamato “Wuhan virus” e per via del nome scelto e degli studi che accusano la Cina di creare virus il tutto si potrebbe tradurre in uno scontro politico.
Perché acchiappaclick?
TGCOM24 ha pubblicato un articolo che dà quasi per certe le affermazioni di Richard Dearlove, ma nel testo precisa che lo studio cui l’ex capo dell’intelligence britannica non è ancora stato pubblicato e l’intero articolo si presenta con un taglio dubitativo. Parliamo di acchiappaclick, quindi, perché non esiste alcuna teoria a supporto di quanto sospettato (sì, Dearlove sospetta soltanto) dall’ex capo dell’intelligence e lo studio cui quest’ultimo fa riferimento è stato rifiutato dalle principali riviste scientifiche.
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