I 13 punti complottisti sul Coronavirus, da “Virus creato in laboratorio” a “Impongono vaccino con microchip”
Che opinione hanno i complottisti sul Coronavirus? In un’analisi suddivisa in due parti (parte 1, parte 2) ci siamo soffermati sulla teoria della cospirazione che vede nel COVID-19 una strana e bizzarra terza Guerra Mondiale innescata contro l’umanità intera. Questa volta le potenze mondiali ci starebbero attaccando senza armi, ma con l’insidiosa guerra batteriologica partita da un virus creato in laboratorio. Nonostante la totale assenza di prove di chiunque avanzi teorie complottiste, ogni occasione è buona per trovarci di fronte a nuove versioni della letteratura cospirazionista, con messaggi che spuntano ogni giorni sulle bacheche di improvvisati esperti di qualsivoglia disciplina.
1 Creo un virus
2 Lo propago dove ho interessi
3 Creo il panico (OMS annuncia pandemia)
4 Creo la crisi economica che cerco
5 Faccio pulizia di malati e pensionati che mi costano solo soldi
6 Controllo totalmente la popolazione
7 Creo il vaccino
8 Impongo la vaccinazione creando una legge ad hoc
9 Vendo così il vaccino nei Paesi che ho destabilizzato
10 I vaccini si pagheranno (ricerca e applicazione) con cifre esorbitanti da denaro pubblico
11 Il vaccino inoltre, contiene il microchip che da tempo cercavo di impiantare a questi fessi, adiuvanti tossici e metalli pesanti
12 Gli avvoltoi sfruttano il caos per fare affari
13 Fine del virus e quindi della pandemia. Hanno messo in atto di nuovo il crimine perfetto…
Dalla colossale bufala del virus creato in laboratorio (smentita a più riprese, come da noi riportato qui, qui e qui), le teorie dei complottisti sul Coronavirus adesso fanno il salto di qualità parlando di volontaria uccisione di malati e anziani – di cui non esiste alcuna prova, se non nelle fantasie dei blogger più cari a questo mondo – nonché ci creazione del vaccino, una realtà che non si è ancora verificata ma che il popolo del complotto considera già esistente.
Una semplice ricerca su Google ci porta a risultati che parlano sì di possibilità ma che ancora non danno certezze in quanto non esiste ancora, nei fatti, un vaccino contro il Coronavirus. Alla scoperta di Israele, del resto, i complottisti hanno già risposto con bufale e notizie totalmente infondate (un esempio). Oggi, non contenti, addirittura tirano fuori una vecchia e stanca bufala che riguardava improbabili microchip impiantati sottopelle per controllare l’umanità. I fatti contestati non hanno mai trovato applicazione nella realtà, ma lo statuto emozionale dei complottisti sul Coronavirus ignora totalmente ciò che accade sulla Terra in quanto chi si nutre di queste notizie vive una dimensione in cui la verità oggettiva non esiste.
I 13 punti dei complottisti sul Coronavirus suonano come comandamenti costruiti su luoghi comuni e fatti inesistenti: la verità oggettiva è qualcosa che al cospirazionista non appartiene, dal momento che l’operato è sempre quello che nasce dall’ignoranza volontaria.
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