Coronavirus, dipendente Tata Italia del CC di Casamassima (Bari) positivo al tampone? Le prime comunicazioni ufficiali
Nelle ultime ore vi abbiamo invitato a non condividere la bufala del contagio da Coronavirus di una donna indicata come dipendente Tata Italia del Centro Commerciale di Casamassima (Bari). Il messaggio indicava la donna barese come commessa del negozio all’interno del centro commerciale e mentre scrivevamo non esisteva conferma a tale notizia. Avevamo parlato di bufala, del resto, perché la vera donna contagiata dal virus è in realtà una dipendente dell’aeroporto di Bergamo e un messaggio che invitava alla cautela su un negozio in cui non vi erano prove di contagio faceva disinformazione.
Da un articolo pubblicato nell’ultima ora sull’edizione barese di Quotidiano Italiano apprendiamo che Ceetrus Italy, società che gestisce la galleria commerciale, ha inviato a tutti gli operatori del Parco Commerciale Auchan di Casamassima una lettera in cui viene fatto presente un caso di contagio di un dipendente e per questo lo stand di Tata Italia è stato oggetto di disinfezione insieme a tutta la galleria.
La lettera che vediamo in foto è circolata compulsivamente su WhatsApp insieme a un audio che, appunto, parlava del contagio di un dipendente di Tata Italia. Nell’intestazione della lettera leggiamo:
Abbiamo ricevuto notizia certa di un caso di contagio di un dipendente del Centro Commerciale. Nello specifico si tratta di un dipendete del negozio Tata Italia interno al CC.
Si parla di un dipendente, dunque un uomo anche se la Gazzetta del Mezzogiorno parla ancora della moglie del militare 29enne chiusa in casa in isolamento fiduciario, che però stamattina veniva indicata da Ansa come dipendente dell’aeroporto di Bergamo.
Per vederci chiaro, la redazione di Quotidiano Italiano ha interrogato telefonicamente la dirigente della sede centrale, dottoressa Portigliotti, che ha riferito:
La lettera è nostra, ci siamo presi una grossa responsabilità facendo il nome del negozio, ma ci premeva soprattutto la totale sicurezza dei clienti.
Ceetrus Italy dunque conferma l’autenticità della comunicazione. Quotidiano Italiano ha anche preso contatto con le Risorse Umane di Tata Italy che hanno riferito che la persona non è positiva al Coronavirus e si impegnerà a comunicarlo in una nota ufficiale. L’azienda, inoltre, fa sapere che denuncerà chiunque abbia fatto circolare la comunicazione.
Il sindaco di Casamassima Giuseppe Nitti, intanto, ha diramato una nota:
ATTENZIONE!
Come tutti voi, ho appreso informalmente dai social che un dipendente di una nota attività commerciale presente nell’ipercato ex Auchan è risultata positiva al coronavirus.
Resto perplesso sulle modalità con le quali ho appreso la notizia ed ovviamente sto vivendo ore di apprensione.Il D. L. n. 9/2020 non consente ai sindaci di poter emettere ordinanze contingibili ed urgenti sull’emergenza coronavirus.
Pertanto, mi sono interfacciato con la ASL e sto prendendo contatti con il Prefetto al fine di confrontarmi sui risvolti di questa vicenda.
Vi terrò aggiornati.
Interpellato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, infatti, Giuseppe Nitti ha riferito di aver ricevuto richiesta dall’ASL di “notificare una ordinanza di messa in quarantena ad un cittadino residente a Casamassima”, ma sul caso in questione non ha ancora informazioni. Più fonti parlano al maschile, dunque potrebbe davvero trattarsi di un uomo e non della donna già in quarantena. Per ora la notizia non è ufficiale.
Il caso è reso complicato dalla fuga di notizie e dal rincorrersi di messaggi compulsivi inoltrati via WhatsApp. Per il momento non possiamo confermare il caso di contagio di un dipendente Tata Italia dal momento che l’azienda, come riporta Quotidiano Italiano, ha negato il contagio e ha annunciato un prossimo comunicato per smentire la notizia. L’articolo è in aggiornamento.
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