Milano, lui la tradisce e lei tappezza il treno con le sue foto: «Sei un farabutto», «E ringrazia che sono una signora»
Di iniziative di Guerrilla Marketing in più tempi ne abbiamo viste tante. Sostanzialmente, si crea ad arte un hype, delle aspettative su un fenomeno e quando gli occhi di tutti sono puntati sul bersaglio, parte la vera campagna promozionale.
Questa settimana è cominciata col botto: per l’ilarità dei pendolari, il treno Mortara-Milano è stato tappezzato di volantini col volto sorridente (che noi censureremo, per sicurezza), di un individuo descritto come
Sei un traditore e un farabutto. Hai ignorato le mie lacrime, ora ignora pure questo
Da una evidentemente iraconda amante tradita che si definisce
E ringrazia che sono una signora
Volantini che sono riapparsi sui social, sottoforma di un ipotetico manifesto apparso alla fermata Duomo
Ovviamente, siamo nel paese in cui la gente ha creduto davvero all’esistenza di Rosy Abate la Regina della Mafia e, dopo aver visto una fiction televisiva, ha deciso di telefonare ad un numero a caso apparso nello sceneggiato per ordinare con maschia italica virilità e fare perentorio ad un personaggio immaginario di sciogliere la Mafia per sempre sotto minaccia di virile stupro.
Non c’è alcuna meraviglia che il Popolo della Rete si sia unito ai festeggiamenti per qualcosa che, ove fosse confermato vero, sarebbe a tutti gli effetti un reato, spingendosi a improbabili paragoni con questa o quella fiction televisiva. Ad esempio, un episodio della fiction Sex and the city di quasi identico contenuto.
“cercasi monolocale per marito fedifrago”
su pagine e portali legati al mondo degli affitti immobiliari.
Non abbiamo elementi per asseverare o negare la veridicità della storia: ma tutto quello che abbiamo porta ad un evento promozionale sullo stile del presunto ritorno dei Savoia in Politica rivelatosi essere parte dell’evento di lancio per l’attesa terza stagione della fiction The Crown.
Al momento abbiamo dei volantini, ove fosse vero, costituirebbero di per sè un reato (diffamazione aggravata dalla pubblicità del mezzo), che casualmente generano un cartellone di identico contenuto che, generalmente, si riproduce nella voto di una vettura evidentemente malmessa pubblicata su portali legati al mondo degli affitti su Milano.
Il tutto con le parole chiave
«E ringrazia che sono una signora»
e
“cercasi monolocale per marito fedifrago”
Elementi questi che, vi abbiamo spiegato, sono sovente il marchio di una ottimizzazione SEO: una parola chiave ripetuta più volte nel testo fa in modo che ogni volta che qualcuno compia una determinata ricerca, i motori di ricerca come Google gli mostrino un determinato contenuto come risultato.
E non vi è dubbio che in queste ore cercando le due frasi summenzionate si finisca dritti su uno dei molteplici articoli che parlano di questa storia.
Nel momento in cui l’intento pubblicitario che pare evidente sin dalle prime battute dovesse palesarsi, lo stesso avrà automaticamente una platea di utenti già pronta.
E tutto quello che sarà stato pagato, è solo il prezzo di qualche migliaio di indinniati pronti a confondere il vendicativo mondo delle fiction di Sarah Jessica Parker con la vita reale…
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