Foto scattata stamattina presso i bidoni della spazzatura vicino casa…cosa i “palestrati” si permettono di buttare

di Bufale.net Team |

bufala sindaco di lonigo
Foto scattata stamattina presso i bidoni della spazzatura vicino casa…cosa i “palestrati” si permettono di buttare Bufale.net

Foto scattata stamattina presso i bidoni della spazzatura vicino casa è un incipit letterario degno dell’inizio di Watchmen, film e graphic novel

https://www.youtube.com/watch?v=JnyX0DfO5wM

Ma in questa città i rigagnoli non sono ricolmi di carcasse di animali, sangue e supereroi morti come nello scenario descritto da Rorschach, ed il Rorschach che ci viene inviato nel suo diario parla del ritrovamento di un bene più mondano

Uno scatolone con pacchi di pasta, che nel nostro moderno “Diario di Rorschach” si dichiara essere reperti appartenenti a taluni immigrati palestrati.

Ma la parola passa al post

Diario di Rorschach: Foto scattata stamattina presso i bidoni della spazzatura vicino casa

Diario di Rorschach: Foto scattata stamattina presso i bidoni della spazzatura vicino casa

Foto assistita dall’immancabile didascalia che presta troppi dubbi per una condivisione a cinque cifre (oltre sedicimila condivisioni) come quella che registriamo.

Foto scattata stamattina presso i bidoni della spazzatura vicino casa. N.B. di fronte casa mia ben tre appartamenti sono gestiti da una cooperativa e occupati da giovani palestrati che scappano da guerre e fame… sulla fame ho dei dubbi visto ciò che si permettono di buttare…

Proviamo ad analizzare il testo

Foto scattata stamattina presso i bidoni della spazzatura vicino casa. N.B. di fronte casa mia ben tre appartamenti sono gestiti da una cooperativa e occupati da giovani palestrati che scappano da guerre

Immaginate che nel vostro isolato ci sia un vicino che odiate davvero. Ma molto.

Insomma, il vicino Dinkleberg dei Fantagenitori

Gli attribuite una vita di lussi immeritati e vizi occulti comprovabili rovistando periodicamente nei suoi bidoni dell’immondizia per farne foto pubblicarle su Internet.

Ma attenzione, il vicino (che chiameremo, ricordiamo, Dinkleberg) non è l’unico vicino che avete.

Trovate così pacchi di pasta, abiti, scatole di televisori ed ogni altro bene possibile: come fate a sapere che essi vengono dalla spazzatura di Dinkleberg, o fanno parte invece della spazzatura di tutto il quartiere?

Non potete saperlo.

Eppure, improvvisamente, solo per il fatto di aver detto che sicuramente tali beni sono stati gettati da Dinkleberg,

  1. nessuno abbia visto effettivamente Dinkleberg gettare quelle merci
  2. nessuno possa provare che quelle merci siano di proprietà di Dinkleberg o qualsiasi altro dei condomini

la vostra testimonianza quantomeno dubbia diventa una prova dell’empietà dell’odiato Dinkleberg. Nessuno si pone domande, nessuno si chiede da quale dei numerosi condomini in zona provengano quelle merci, o addirittura se vengano dall’isolato accanto.

Erano sotto casa di Dinkleberg, Dinkleberg è un vicino antipatico, dunque è sempre colpa di Dinkleberg.

sulla fame ho dei dubbi visto ciò che si permettono di buttare…

Perché voi siete soliti consumare alimenti scaduti da due anni e mezzo?

Data di scadenza sui pacchi

Data di scadenza sui pacchi

Un semplice ingrandimento della data di scadenza dimostra la verità: si tratta di cibo scaduto.

E, come abbiamo più volte detto, una cooperativa (perché qui si tratta di presunto cibo di una presunta cooperativa) non può ammanire cibo scaduto.

Non è che non vuole, non può: superata la data di scadenza, e non di poco, un almento non è più considerato edibile.

Invitiamo tutti gli indinniati speciali che hanno condiviso a fare un piccolo esperimento.

Fermatevi un attimo e prima di fomentare la vostra facile indinniazione pensate alla seguente scena: avete un figlio alla mensa scolastica, gli preparano un piatto di pasta precotto. Non lo mangia.

Eh, il ragazzino viziato!

Sentenzia la tipica “signora della mensa”, da immaginarsi con le fattezze di Doris, la signora della Mensa dei Simpsons

Doris, la signora della Mensa
Doris, la signora della Mensa

mentre apre, con convinzione, una scatola di fagioli della Seconda Guerra Mondiale posseduti da diversi fantasmi.

Così il mattino dopo il vostro figlio si ritrova davanti la stessa porzione riscaldata, se non una porzione diversa ma del lotto precedente, ormai avviato alla scadenza, arricchita di vari alimenti scaduti perché “Tanto sono ancora buoni”.

Vi arriva così a casa con una qualsiasi malattia gastrointestinale provocata dall’uso di alimenti non a norma: quanto ci scommettiamo che, restando in tema Simpsons, la scena successiva sarebbe questa

"Leggente è ora di basta che la diarrea ci assale!"
“Leggente è ora di basta che la diarrea ci assale!”

con voi armati di force e torconi per vendicare il pancino del vostro virgulto, rampollo erede della vostre stirpe, inchiodato al pitale da un possente caso di Sindrome di Montezuma?

Nessuna struttura sana di mente darebbe a chicchessia, sia anche un immigrato a voi pubblico indinniato e condividente odioso per natura, del cibo che non darebbe ai vostri figli.

In primo luogo perché, probabilmente, i volontari hanno ancora un briciolo di umanità, ma anche sicuramente perché qualcuno gli farebbe causa se scoppiasse un’epidemia di malattie gastrointestinali causa da precotti biecamente riciclati, cibo scaduto cucinato alla meno peggio o altri alimenti che, se fossero ammaniti alla vostra prole, vi porterebbero in strada a protestare.

Inoltre, per i più scettici, possiamo dimostrare che l’attuale packaging della Pasta Amato è diverso: non ci sono dubbi, quello è cibo scaduto.

In conclusione

Come abbiamo visto, si tratta di cibo scaduto. La scelta del tag “Non Condividere” e “Nessuna Fonte” in luogo del tag Bufala non è una concessione. Non implica che noi stiamo ammettendo la possibilità di qualsiasi cosa.

Da sempre, l’onere della prova spetta a chi vuol far valere il fatto controverso.

Di fronte ad un semplice pacco di pasta scaduto abbandonato in un vicolo non ci sono elementi per individuarne l’effettivo proprietario, per quale motivo sia stato accantonato e via.

Chiunque abbia ricondiviso questo “diario” avrebbe dovuto onerarsi lui stesso di verificare, anziché lasciare il fact checking arrivare alla fine di un procedimento che non avrebbe dovuto essere innescato.

Tempo fa citammo La Prova di Isaac Asimov, romanzo in cui il protagonista, un brillante avvocato, spiega in un monologo il concetto di onere della prova.

Ipotizzate dunque, che nella vita reale, qualcuno vi dica

Un mio amico ha visto degli stranieri che buttavano la pasta, erano palestrati e muscolosi e si permettevano di buttare il cibo delle cooperative

ed un altro soggetto dica

Un mio amico mi ha detto di visto la spazzatura del condominio di fronte. Soffermandovicisi, ci ha trovato un pacco di pasta scaduta. Costui ha provveduto a fare delle foto all’immondizia e metterla su Internet. Siccome in quel quartiere ci sono degli immigrati presume che sia loro

Vi farebbe un effetto completamente diverso, vero? Allora perché condividete comunque?

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