BUFALA Un microfono viene calato a 9 miglia di profondità: la registrazione è inquietante – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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BUFALA Un microfono viene calato a 9 miglia di profondità: la registrazione è inquietante – Bufale.net Bufale.net

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Ci avete chiesto di verificare un articolo pubblicato il 23 novembre 2015 dal sito Gazzettinoweb.altervista.org intitolato “Un microfono viene calato a 9 miglia di profondità: la registrazione è inquietante“. Ecco il testo dell’articolo, seguito dal video:

Il video che vi mostriamo è intitolato “sounds of hell”, cioè i suoni dell’inferno. I suoni che sentirete sono davvero terrificanti, secondo alcuni sono una testimonianza dell’esistenza dell’inferno e sono state registrate dallo studioso dr.Azzocove.
Il dottore è un uomo di scienza che all’udire di quei lamenti ha creduto nell’esistenza di qualcosa di sovrannaturale. Questo video è stato girato in siberia e la registrazione è stata effettuata ad una profondità di 9 miglia, all’interno della superficie terrestre. Le perforatrici durante la perforazione raggiunsero una zona in cui si segnava la presenza di una caverna e i sensori della temperatura mostrarono un aumento delle temperature fino a 2000 gradi fahrenheit. Gli scienziati hanno calato un microfono per sentire I movimenti della piastra terrestre ed invece hanno registrato ben altro, secondo alcuni si tratta delle urla strazianti dei dannati.


Non vi è alcuna informazione geografica, salvo una foto di un enorme cratere:
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Il file immagine è “cavità-siberia.jpg”, il che ci riporta ad una vecchissima bufala risalente al 1993: “The Well to Hell”.
La bufala è persino riportata su Wikipedia, in lingua inglese (“The Well to Hell hoax“), e venne già sbufalata da Snopes.
La bufala racconta di un team di ingegneri russi guidato da un tal “Azzacov” (nella bufala di Gazzettinoweb “Azzacove”) che avrebbero effettuato una foratura nel terreno profonda 14km in Siberia (senza dire dove esattamente, ma per ora poco importa), calando poi un microfono resistente al calore al suo interno. Arrivati in fondo avrebbero registrato voci e urla, tanto da pensare che si trattassero le voci provenienti dall’inferno. Tuttavia la sbufalata risulta evidente quando vengono confrontate le registrazioni con quelle di un film orror del 1972 intitolato “Baron Blood” (in italiano “Gli orrori del castello di Norimberga”.
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