Smettiamola con il linciaggio del ragazzo di Monteroni di Lecce: il caso “Biondo”, cane morto investito
Sta assumendo connotazioni pericolose il caso di Monteroni di Lecce, luogo dal quale proviene il ragazzo che in queste viene accusato di essere l’assassino di Biondo, il cagnolino morto alcuni giorni fa dopo essere stato investito da un’auto. Il nostro pezzo è fondamentalmente un “non condividere”, sulla falsariga di quanto vi abbiamo proposto tempo fa al cospetto di situazioni simili. Proviamo dunque a ricostruire la vicenda, perché il volto del diretto interessato sta girando troppo, con tutte le conseguenze del caso per lui e la sua famiglia.
Gli animalisti indignati, e non solo, in questo periodo sono concentrati quasi esclusivamente sulla vicenda di Monteroni di Lecce. I fatti. Circa una settimana fa un ragazzo ha investito un povero cane che ha avuto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. L’artefice dell’episodio di cronaca è stato ripreso, per poi essere identificato. Ancora non è chiaro come si sia passato da questo alla pubblicazione del suo nome su Facebook, al punto che volto e generalità sono diventate virali nel giro di poche ore.
Un contributo molto importante su questa storia arriva direttamente da Il Salento Magazine, che riporta le precisazioni rese pubbliche dall’avvocato del ragazzo. Tramite la fonte potete consultarle integralmente, noi invece possiamo riassumere il tutto affermando che il punto di vista del legale verte su tre punti: il ragazzo non si è accorto di aver investito un cane, pensando si trattasse di un sasso; nessuno nega che la sua “inversione a U” sia stata avventata; la famiglia dell’accusato da sempre concede spazi e proprietà per la causa degli animali abbandonati.
Ci sono comunque indagini in corso per comprendere come siano andate davvero le cose a Monteroni di Lecce. Fino a quando non avremo la verità assoluta, il consiglio che diamo a tutti è di non far girare il volto ed il nome del ragazzo, al punto che lo stesso avvocato minaccia azioni legali dirette ovunque.
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