Salvini tiene comizio dal balcone del Municipio di Forlì
Salvini tiene comizio dal balcone del Municipio di Forlì è uno di quei gesti che per quanto sembrino innocenti possono subire amaro vaglio e scrutinio dal contesto e dalla storia.
Tenere un comizio affacciato da un balcone? Cosa decisamente naïf, tenera, anche un po’ buffa.
Sporgersi per tenere comizio dal balcone del Municipio di Forlì in una città che ricorda ancora quando da quel balcone si mostrava il Dittatore Benito Mussolini? Un evitabile passo falso, un boomerang mediatico che trasforma un’immagine spontanea e naïf in uno tsunami di indignazione popolare che sovrasta il contenuto dello stesso discorso mettendolo in secondo piano.
Non è mancata infatti la contestazione immediata. Quella popolare, riportata da ForlìToday espressa in
Non è mancata la contestazione di circa 150 persone con slogan “Siamo tutti anti fascisti”, “Scemo scemo” e diversi fischi.“
“Usare il balcone del Municipio su piazza Saffi per parlare a una (per la verità scarsa) platea di un comizio sembra scimmiottare le adunate anteguerra del regime” attacca il sindaco dem Davide Drei.
Che viene riportato per esteso sempre da ForlìToday in un discorso che non le manda a dire
„Qualcosa di penoso”. Non usa le mezze misure il sindaco uscente Davide Drei nel commentare il comizio del leader della Lega, Matteo Salvini, dal balcone del salone comunale di Forlì, dal quale ha cantato anche “Romagna Mia”. Per l’attuale primo cittadino “usare il balcone del Municipio su piazza Saffi per parlare ad una (per la verità scarsa) platea di un comizio sembra scimmiottare le adunate anteguerra del regime”.
“Cosa che per Forlì, che ha nella sua piazza principale un luogo di rispetto e memoria per i partigiani che qui vennero impiccati e per il sacrario alle vittime della guerra, è semplicemente inaccettabile – attacca Drei -. Usare la funzione di ministro dell’Interno per usare ogni spazio al di fuori dei regolamenti comunali, confondendo il ruolo istituzionale con quello del segretario di un partito, è un dispetto ai valori costituzionali basilari su cui si fonda l’Italia. Una brutta serata purtroppo per la nostra città, un pessimo modo di fare campagna elettorale, non all’altezza della storia democratica di Forlì”.“
E le parole del Presidente Toscano Enrico Rossi, che interrompendo un tabù accomuna espressamente tale gesto al Ventennio, con un esplicito richiamo a quegli anni
Ieri a Forlì ha improvvisato un comizio dal balcone del Comune. Guarda caso lo stesso affaccio dal quale Mussolini aveva assistito all’uccisione di alcuni partigiani. La verità è che Salvini cerca intenzionalmente la rima con il fascismo. Non può risentirsi se poi qualcuno lo paragona a Mussolini
Ovviamente, non basta l’identità di luogo per dichiarare qualcuno aderente o meno all’ideologia fascista, ma come ogni buon teatrante sa, spesso il come ha un’importanza più elevata del cosa, ed il Ministro dell’Interno ha avuto modo di apprenderlo aprendosi alla contestazione.
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