Il meme contro il giudice Cristina Bertotti: “Ha condannato Ermes Mattielli alla galera e a risarcire i rom feriti mentre lo derubavano”
Un meme ritorna di nuovo all’attenzione dei social e si scaglia contro Cristina Bertotti, il giudice che aveva emesso la prima sentenza di condanna all’artigiano vicentino Ermes Mattielli e di cui avevamo riassunto l’intera vicenda in questo articolo del 3o luglio 2018.
Questa è Cristina “Bertotto”, il giudice che ha condannato Ermes Mattielli alla galera e a risarcire i rom rimasti feriti mentre lo derubavano.
Fate girare, tutta Italia deve poter sapere su quale faccia sputare per la morte di Ermes.
Il caso Ermes Mattielli
Ermes Mattielli era un artigiano di Scalini di Arsiero. Il 13 giugno 2006 due nomadi entrarono nella sua proprietà per derubaro e Mattielli rispose col fuoco. Si trattava di Blu Helt e Cris Caris. Una volta scoperti dall’artigiano avevano abbandonato la refurtiva e si erano dati alla fuga, ma Mattielli aveva esploso contro di loro 14 colpi di pistola che li avevano feriti gravemente, e uno di essi era rimasto invalido.
La dottoressa Bertotti, oggetto preso di mira dal meme a forte rischio di viralità, nonostante le dichiarazioni di Mattielli in aula lo aveva condannato a 4 anni e 5 mesi, mentre i due nomadi furono condannati a 4 mesi ciascuno per tentativo di furto. La dottoressa Bertotti, in pratica, aveva stabilito che la legittima difesa non aveva avuto luogo dal momento che:
- Non vi era stato pericolo di aggressione;
- Non vi era stata proporzione tra minaccia e azione di difesa.
Dagli esami balistici, ancora, rafforzarono la sentenza dal momento che confermavano la dinamica dell’accaduto e dimostravano che non vi fosse il giusto rapporto di proporzione. Mattielli aveva dunque sparato mentre i due nomadi erano in fuga, e non si trovava in reale pericolo. Il 5 novembre 2015 il rigattiere morì per un attacco cardiaco.
Il risarcimento. Cosa dice la legge?
Il giudice Cristina Bertotti, nella sentenza, aveva stabilito un risarcimento di 135.000 euro che rimase valido anche dopo la sua morte. Tuttavia nessun euro era stato versato e l’eredità (abitazione e magazzino) di Mattielli non raggiungeva la cifra stabilita dal giudice, e soprattutto il rigattiere vicentino non aveva moglie né figli. A quel punto il suo patrimonio sarebbe passato per le mani dei parenti, ma qualsiasi eredità include anche i debiti del de cuius. Per questo non si presentarono persone disposte a farsi carico del patrimonio di Mattielli, e quando anche un cugino rinunciò all’eredità lo Stato, appunto, se ne fece carico.
In tal caso, secondo l’articolo 586 del Codice Civile: «In mancanza di altri successibili, l’eredità è devoluta allo Stato, lo Stato non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati». A questo punto lo Stato metterà all’asta gli immobili e il ricavato sarà destinato al risarcimento dei due nomadi, e si parla di cifre di gran lunga inferiori da quella stabilita dalla sentenza.
Riepilogo
Ermes Mattielli sparò ai due nomadi pur non trovandosi in pericolo di vita, entrambi rimasero feriti e uno di essi rimase invalido. Il giudice Cristina Bertotti lo condannò per tentato duplice omicidio in quanto determinò che non vi era stata proporzione tra offesa e difesa, con la conferma degli esami balistici, e condannò anche i nomadi per il tentato furto. Nella sentenza di primo grado la dottoressa Bertotti stabilì un risarcimento di 135.000 euro per i danni causati ai due nomadi, cifra di cui Mattielli non disponeva nemmeno con una stima dei suoi beni. Mattielli morì per un attacco cardiaco e la sentenza non cambiò. Il suo patrimonio, qualora avesse incontrato degli eredi, avrebbe incluso anche il debito stabilito dalla sentenza. Il patrimonio, infine, non ha trovato eredi e lo Stato si è fatto carico dei beni ma senza debiti. Questi verranno messi all’asta e il ricavato verrà corrisposto ai due nomadi, ma si tratta ovviamente di una cifra ben più esigua della somma stabilita dal giudice Bertotti.
Ad oggi, tuttavia, i due nomadi non hanno ricevuto un euro.
Il meme
Come riportava Il Messaggero, l’autore del meme attira-odio contro il giudice Cristina Bertotti è Christian Prandelli della Lega Nord di Cazzago San Martino. Nonostante i numerosi tentativi di rimettere in ordine i tasselli da parte di diverse testate, il suo meme ha ripreso a circolare e a semplificare una vicenda ben diversa da come viene presentata al popolo della rete che vive il social con la pancia.
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