Roma, bonificato l’amianto da Villa Pamphilj: l’Associazione per Villa Pamphilj risponde a Virginia Raggi
Il 27 marzo 2019 Virginia Raggi, prima cittadina di Roma, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post nel quale riportava l’avvenuta bonifica dall’amianto di Villa Doria Pamphilj, sul lato della via Aurelia Antica.
Ieri mattina è stata effettuata un’operazione di bonifica dall’amianto nell’ultima discarica presente all’interno di Villa Doria Pamphilj, lato via Aurelia antica.
Dall’area, sottoposta a sequestro nel dicembre 2017, sono stati rimossi circa 200 kg di materiali. L’intervento è stato effettuato dalla Polizia Locale di Roma Capitale (XII Gruppo), dal Dipartimento Tutela Ambientale – Direzione rifiuti e risanamenti – e AMA.
L’intervento è stato possibile anche grazie all’impegno del Tavolo di coordinamento del parco, impegnato per il rilancio di questo grande patrimonio verde della città.
L’Associazione “Per Villa Pamphilj” risponde a Virginia Raggi
Tra i commenti alcuni utenti fanno notare che i meriti sarebbero da attribuire all’Associazione per Villa Pamphilj, organizzazione no-profit che si occupa della tutela del patrimonio del parco di Villa Doria Pamphilj. Dalla pagina Facebook dell’associazione, infatti, alcune ore dopo il comunicato pubblicato da Virginia Raggi, è comparso un post di risposta dove vengono rivendicate le iniziative di bonifica dall’amianto del sito, che il sindaco di Roma attribuisce “anche” al Tavolo di coordinamento del parco.
No Sindaco Raggi, non è affatto “grazie all’impegno del Tavolo di coordinamento del parco”, ma è invece grazie all’azione dell’Associazione per Villa Pamphilj che anche questa discarica ha individuato e denunciato ai Carabinieri dopo che chi aveva effettuato il sequestro dell’area (Polizia Roma Capitale e Forestali) non se n’era affatto reso conto.
Tanto che avevamo mantenuto riservata l’informazione per potergliela fornire di persona (goo.gl/cni4o1)… ma, no, di nuovo in quell’occasione lei ha preferito affidarsi ad un tavolo dove figurano (ancora) il magistrato Michele Nardi attualmente detenuto per corruzione e sospetti legami con la Massoneria, il Principe (!) Marco Andrea (!) Doria ed un’altra serie di alti ufficiali che nulla hanno a che vedere con quanto esistente a villa Pamphilj.
Quel tavolo che “copia” i nostri link, quanto documentiamo, le nostre mappe, le nostre foto e le ripropone a Lei, Sindaco ed alla Città come farina del proprio sacco.
Non è così e, presto, in assenza di Sue notizie, saremo costretti a documentare quanta crusca, quante menzogne ed interessi Lei stia forse inconsapevolmente permettendo.
Il link presente all’interno del post rimanda a un album di foto postate il 21 febbraio 2018, con il titolo “L’Eternit che non è stato fatto vedere al Sindaco Raggi”:
Non erano stati capaci a vederlo né i periti inviati quest’estate dal sostituto procuratore Michele Nardi, né i Forestali Carabinieri del generale Cinzia Gagliardi o gli agenti del XII Gruppo Polizia Roma Capitale del comandante Paolo Bernardi quando, in occasione dei sequestri del 14 dicembre scorso (2017, sequestri di cui parla anche Virginia Raggi), ci hanno camminato letteralmente sopra ed intorno.
L’Associazione, nella descrizione che accompagna l’album, lamenta di non aver ricevuto ascolto nemmeno al terzo esposto presentato ai Carabinieri della stazione “Gianicolense” e di non aver ottenuto attenzione durante una conferenza stampa che si stava tenendo il giorno prima (20 febbraio 2018), durante la quale i delegati dell’Associazione avevano avuto l’impressione di infastidire i presenti.
Conclusioni
L’Associazione “Per Villa Pamphilj” rivendica di aver più volte esposto il problema a chi di competenza, soprattutto alle forze dell’ordine e durante una conferenza stampa tenutasi pochi mesi dopo la chiusura dell’area (dicembre 2017), mentre Virginia Raggi afferma che le operazioni di bonifica sono avvenute “anche” grazie al Tavolo di coordinamento del parco, informazione che l’Associazione contesta a più riprese.
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