La polemica su Zingaretti che nomina un rom per gestire 800 milioni di euro: 3 cose inesatte
Un post del tutto acchiappalike sta girando moltissimo sui social, attraverso il quale viene denunciata la nomina da parte di Zingaretti a vantaggio di un rom, il quale avrà il compito di gestire la bellezza di 800 milioni di euro. Il nuovo Segretario del PD, in questi giorni, è finito al centro di tantissimi post apparsi su Facebook, contenenti in alcuni casi delle vere e proprie bufale (come nel caso del suo titolo di studio, stando al recente approfondimento che abbiamo deciso di pubblicare sull’argomento). In altri delle grosse imprecisioni.
Articolo del 2015, nessun nesso con la carica di Segretario del PD
A quest’ultima categoria appartiene un articolo intitolato “Zingaretti nomina rom per gestire 800 milioni”. Chi lo sta ricondividendo tra ieri ed oggi, magari accompagnando il tutto con espressioni del tipo “cominciamo bene”, alludendo al fatto che la scelta sia giunta una volta eletto come Segretario del PD, evidentemente vive in un universo parallelo. Il motivo? Tutto nasce da un articolo pubblicato da Il Giornale, con un dettaglio non proprio trascurabile. La data di uscita del pezzo, infatti, risale addirittura al 29 novembre 2015. Comprendere il nesso tra la news e la recente vittoria elettorale, resta un mistero per tutti.
La nomina di un rom, storia di una bufala
Affermare poi che Zingaretti abbia nominato un rom, prendendo per vera la notizia pubblicata a suo tempo dalla suddetta fonte, resta ancora oggi una grossa imprecisione. Citando proprio Il Giornale, infatti, emerge al tavolo del Comitato di garanzia del Piano di Sviluppo rurale (Psr) sieda semplicemente “rappresentante degli interessi rom”. Che è cosa diversa rispetto ad un rom, come viene dipinto attraverso il titolo dell’articolo.
Il suo ruolo definito da Zingaretti
Infine, questo soggetto, mai menzionato dalla fonte e che nei mesi successivi pare non essere stato più al centro di attacchi da parte della stampa politicamente schierata (il motivo non è dato saperlo), era un semplice membro di quel “team”. Affermare che abbia gestito 800 milioni di euro, come se si trattasse di una carica individuale e autonoma, pare essere un’autentica strumentalizzazione delle scelte fatte da Zingaretti.
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