DISINFORMAZIONE NASA Ritocca le immagini di Marte con Photoshop – Bufale.net
Che misteri nasconde la NASA? tanto da dover ritoccare alcune immagini immortalate da Curiosity su Marte.
Cercare di fare una dignitosa divulgazione scientifica è già un lavoraccio, senza contare che si ha spesso a che fare con faciloni i quali ben lungi dall’ammettere proprie lacune, lasciandosi trasportare dalla paranoia, vedono qua e là fenomeni oscuri, inconfessabili complotti, ecc. Che dire se poi nello stesso turbine di anti-scienza si trovano travolti anche giornalisti di testate autorevoli, come il Corriere della Sera?
Disinformazione: sono informazioni false, fuorvianti, non oggettive o non complete, che alterano la realtà dei fatti ed ingannano, confondono o modificano le opinioni verso una persona, un argomento o una situazione. Mancanza o scarsità d’informazioni attendibili su un determinato argomento, e spec. su fatti e avvenimenti sui quali si dovrebbe essere informati.
Ci riferiamo al giornalista sportivo Flavio Vanetti, il cui blog, Mistero Bufo, viene ospitato per l’appunto dal Corriere. Secondo il giornalista la NASA ritoccherebbe le proprie immagini, tramite ripetuti copia-incolla, per nascondere chissà cosa.
«Un mosaico della Nasa (PIA19829) ottenuto assemblando le foto ad alta definizione del rover Curiosity mostra il risultato ottenuto da alcuni scienziati dell’ente spaziale statunitense sopra i quali la spada di Damocle del “forse” incombe e rischia di cadere, trapassandone i crani e devastandone le dubbie intelligenze. E’ mai pensabile di proporre al pubblico un mosaico come questo dove, nella parte superiore è evidente il ripetersi in maniera sistematica e quasi maniacale del copia/incolla della stessa immagine i cui elementi si ripetono per tutta la sua estensione? Non bastasse, per camuffare ancora di più l’imbroglio, hanno fatto anche uso dello sfumino come farebbe un birichino delle Elementari per aggiustare alla buona qualche errore grafico durante l’ora di informatica». Perciò è giusto, come riferisce il collega Morgione, avvalorare la tesi che l’intelligenza sulla Terra sia in forse perché gli scienziati, credendosi intellettualmente superiori, sono certi di poter imporre a un presunto pubblico di “polli” informazioni ingannevoli. Bè, bisogna ammettere che nell’esercizio indiscriminato dell’arroganza, i primi “polli” sono proprio loro. Una domanda è infine doverosa: che cosa si affannano a nasconderci i signori della Nasa di così imbarazzante con questa grottesca messinscena?
In realtà l’immagine incriminata, classificata PIA19829, come fa notare Scott Brando di Ufoofinterest, riferita al giorno marziano Sol 1031 (1 luglio 2015 ) è un mosaico formato soprattutto dalle seguenti immagini Raw:
Mars Hand Lens Imager 2015-07-01 13:34:45 UTC
Mars Hand Lens Imager 2015-07-01 13:40:04 UTC
Mars Hand Lens Imager 2015-07-01 13:45:24 UTC
Mars Hand Lens Imager 2015-07-01 13:50:47 UTC
Mars Hand Lens Imager 2015-07-01 13:56:08 UTC
Si tratta di una tecnica – ben nota – che permette di ricostruire una vasta area sovrapponendo singole immagini prodotte lungo il percorso. Le variazioni nelle immagini prese singolarmente dipendono ovviamente dal fatto che ogni volta cambiano l’angolazione e le ombre. Ma il Vanetti, prendendo per oro colato la sua gola profonda, tale Tetricus, fonte parla anche di “sfumino”.
Insomma la NASA si sarebbe messa a ritoccare le immagini con Photoshop. In realtà si tratta semplicemente di una differenza di messa a fuoco.
Tra l’altro questo non è nemmeno farina del sacco di Vanetti, il primo a parlarne fu un articolo di Scott C. Waring, publicato nel suo blog UFO Sightigns Daily. A questo punto ci poniamo una domanda, lasciando la risposta ai lettori: non sarebbe stato meglio consultare un foto-tecnico prima di pubblicare certe affermazioni?
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