DISINFORMAZIONE Gli effetti sul corpo dopo averne bevuto una lattina di Coca Cola – Bufale.net
Il 30 luglio 2015 l’Huffington Post ha dato rilevanza ad un’infografica, pubblicata dal sito The Renegade Pharmacist, che descriverebbe gli effetti di una lattina di Coca Cola nell’ora successiva all’assunzione.
Il sito The Renegade Pharmacist tratta argomenti riguardanti le cure alternative (tra cui rimedi naturali e medicina olistica) e il suo curatore, Niraj Naik, è un ex farmacista che ha lasciato la sua professione in contrasto con la medicina tradizionale (ecco spiegato il nome “farmacista rinnegato”). Dalla sua pagina Facebook leggiamo:
The Renegade Pharmacist offers alternative and traditional remedies for modern ills, with a tongue in cheek dig at Big Pharma. Check out our website below!
Ecco quanto descritto dall’infografica del blog britannico:
Nei primi 10 minuti: 10 cucchiaini di zucchero entrano nel tuo sistema (praticamente il 100% della dose quotidiana consigliata). Non vomiti immediatamente perché l’acido fosforico modifica il sapore e ti consente di mandarli giù.
20 minuti dopo: lo zucchero nel sangue raggiunge il picco causando un’impennata di insulina. Il fegato risponde a questa condizione trasformando ogni zucchero possibile in grasso.
40 minuti dopo: l’assorbimento di caffeina è completo. Le tue pupille sono dilatate, la pressione sanguigna sale e, come risposta, il fegato scarica più zuccheri nel tuo sistema circolatorio. I recettori per l’adenosina nel tuo cervello sono ora in funzione per combattere la sonnolenza.
45 minuti dopo: il tuo corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando i centri del piacere situati nel cervello. Fisicamente è lo stesso modo in cui funziona l’eroina.
60 minuti dopo: l’acido fosforico lega insieme calcio, magnesio e zinco nel tuo intestino e questo accelera il metabolismo. Le alte dosi di zuccheri incrementano anche l’escrezione urinaria di calcio.
>Le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco (Forse ti scapperà la pipì). Espellerai calcio, magnesio e zinco che erano destinati alle tue ossa.
>Appena l’eccitazione diminuirà, inizierai ad avere un crollo della glicemia. Diventerai irritabile o apatico. A questo punto avrai anche urinato tutta l’acqua contenuta nella lattina, ma prima che il tuo corpo possa aver assorbito i validi nutrienti che servono per tenere il tuo sistema idratato o per rendere forti ossa e denti.
Dobbiamo porre subito da una precisazione doverosa: questa “ricerca” o “scoperta” non è opera dell’ex farmacista, il quale ha semplicemente copiato un testo pubblicato il 23 giugno 2010 dal sito Blisstree.com. Niraj Naik non ha svelato niente.
Passiamo ora i punti illustrati da Blisstree.com spiegati da Kimber Stanhope, biologo nutrizionista presso l’Università della California (www.sugarscience.org), e Michael A. Taffe, professore associato del “Committee on the Neurobiology of Addictive Disorders” presso lo Scripps Research Institute, intervistati da Buzzfeed.com:
10 cucchiaini di zucchero entrano nel tuo sistema…
Nei primi 10 minuti: 10 cucchiaini di zucchero entrano nel tuo sistema (praticamente il 100% della dose quotidiana consigliata). Non vomiti immediatamente perché l’acido fosforico modifica il sapore e ti consente di mandarli giù.
Questa affermazione è falsa. La maggior parte delle persone non hanno problemi consumando 10 cucchiaini di bevanda dolcificata con zucchero, anche in quelle bevande che non contengono acido fosforico:
We have studied 100s of participants in our studies who consumed beverages that contained more than 10 teaspoons of sugar, but no phosphoric acid. Not one ever vomited due to the sweetness, and I don’t remember any of them ever reporting that they felt nauseated due to the sweetness.
In merito alla questione “10 cucchiaini” e la dose quotidiana consigliata, una lattina di Coca Cola contiene circa 27 grammi di zucchero. La seguente tabella mostra il GDA (Guideline Daily Amounts, ovvero valori giornalieri di riferimento) per un adulto in una dieta da 2000Kcal, la quale riporta la dicitura “non più di 90 grammi“:
Il fegato risponde a questa condizione trasformando ogni zucchero possibile in grasso
20 minuti dopo: lo zucchero nel sangue raggiunge il picco causando un’impennata di insulina. Il fegato risponde a questa condizione trasformando ogni zucchero possibile in grasso.
Il problema non è l’insulina, il grasso prodotto ha a che fare con la metabolizzazione del fruttosio da parte del fegato. Per saperne di più ecco un articolo scientifico pubblicato sul The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism: “Consumption of Fructose and High Fructose Corn Syrup Increase Postprandial Triglycerides, LDL-Cholesterol, and Apolipoprotein-B in Young Men and Women“.
L’assorbimento di caffeina e l’effetto eroina
40 minuti dopo: l’assorbimento di caffeina è completo. Le tue pupille sono dilatate, la pressione sanguigna sale e, come risposta, il fegato scarica più zuccheri nel tuo sistema circolatorio. I recettori per l’adenosina nel tuo cervello sono ora in funzione per combattere la sonnolenza.
45 minuti dopo: il tuo corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando i centri del piacere situati nel cervello. Fisicamente è lo stesso modo in cui funziona l’eroina.
Una spiegazione sensazionalista e drammatica, secondo il Taffe tutto ciò deve essere inteso in termini di dose e di tolleranza (“Everything about drugs needs to be understood in terms of dose and tolerance“). Se siamo abituati a introdurre regolarmente nel nostro organismo molta caffeina gli effetti potrebbero non essere più così forti come invece succede a chi non ne beve affatto (possiamo parlare anche di assuefazione).
Sempre secondo quanto riportato da Taffe, la caffeina non stimola la produzione di dopamina, bensì il suo rilascio (“Caffeine doesn’t ‘stimulate production’ directly, it enhances the release of dopamine and may have several other effects, but not direct effects on ‘production’”).
Ricordiamo che una lattina di Coca Cola da 330 ml contiene molta meno caffeina di un caffè espresso:
- 1 tazza di espresso: 80 mg
- 1 lattina di energy drink (Red Bull o simili) (250 ml): 80 mg
- 1 tazza di tè: 60 mg (variabile a seconda del tè)
- 1 tazza di caffè solubile: 57 mg
- 1 lattina di Coca-Cola (330 ml): 35 mg
CONCLUSIONI
Siamo di fronte ad un inutile allarmismo generato dalla disinformazione, dovuta ad una mancanza di informazioni corrette e soprattutto complete.
Sia chiaro: le bevande dolci e gasate possono far male, ma il tutto dipende dalle quantità e dalla regolarità con la quale le assumete. Prestate maggiore attenzione, invece, per quanto riguarda il consumo di queste sostanze da parte dei bambini.
Per maggiori informazioni potete leggere la ricerca pubblicata dal sito Sugarscience.org dal titolo “Sugar-Sweetened Beverages“.
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