“7 agenti interforze per una pizza a domicilio”, ma la signora avrebbe violato l’art. 651 del Codice Penale
“7 agenti interforze per una pizza a domicilio”, questo il titolo scelto dagli autori della pagina Facebook Mai più la Sinistra al governo per un video pubblicato ieri, 9 novembre. Secondo la semplificazione degli autori e dell’autrice del video, 7 agenti si sarebbero recati presso la sua abitazione solo perché avrebbe ordinato una pizza. La signora inizia a riprendere dal momento in cui gli agenti suonano alla sua porta. Le due parti dialogano tra loro con gli agenti fermi al pianerottolo e la signora chiusa dentro l’appartamento. “Signora, apra sennò dobbiamo sfondare la porta”, le dicono, e la signora comunica agli agenti di aver aperto una live su Facebook.
Se ci fermassimo al racconto dell’autrice del video riportato anche dagli admin di Mai più la Sinistra al governo saremmo d’accordo nel considerare esagerata la posizione degli agenti. La signora racconta di essere scesa in pigiama per ritirare la pizza consegnatale da un rider, motivo che avrebbe portato gli agenti a raggiungerla presso il suo appartamento per identificarla. La stessa lettura viene ripresa da Libero in questo articolo pubblicato stamattina, 10 novembre 2020.
La versione degli agenti e l’articolo 651 del Codice Penale
Mentre uno degli agenti spiega il motivo della loro visita la signora fa ostruzionismo, alzando la voce senza ascoltare le loro parole. Una di essi, un’agente donna, le dice chiaramente: “Signora, si legga l’articolo 651 del codice penale“. “Io non leggo il codice penale prima di prendere una pizza”. Cosa dice la legge in merito? Leggiamolo insieme.
Studio Brocardi ci informa:
Chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, rifiuta di dare indicazioni sulla propria identità personale, sul proprio stato, o su altre qualità personali, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206.
L’agente, infatti, fa presente che mentre la signora si trovava sotto casa per ritirare la pizza sarebbe stata raggiunta da altri agenti che le avrebbero chiesto le generalità e lei, secondo il racconto delle forze dell’ordine, si sarebbe sottratta all’identificazione. In questo modo, appunto, avrebbe violato l’articolo 651 del Codice Penale.
Perché “versioni a confronto”?
Il video fornisce il punto di vista della signora – che semplifica il tutto come un blitz ingiustificato – e la versione degli agenti che l’accusano di essersi sottratta precedentemente alla richiesta di identificazione dei colleghi. Il racconto fornito dalla signora e dagli admin di Mai più la Sinistra al Governo insieme a Libero è dunque parziale: gli agenti raccontano un’altra verità che la signora non riconosce, alzando la voce come per rifiutare le sue responsabilità. Parliamo di “versioni a confronto” perché quanto successo sotto l’abitazione della signora non è documentato, quindi non abbiamo elementi per ricostruire l’intero episodio.
La versione raccontata dall’autrice del video, quindi, è solo una parte della vicenda. Pare evidente, dunque, che un titolo come “7 agenti interforze per una pizza a domicilio” racconta soltanto un segmento.
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