I titoli pubblicati nelle ultime ore pongono l’enfasi sui 4 casi di paralisi facciale registrati nel Regno Unito tra i volontari che hanno ricevuto il vaccino Pfizer. Il caso è simile alle due reazioni allergiche di cui abbiamo parlato ieri, 9 dicembre, specialmente nel modo in cui alcune pagine web stanno trattando la notizia. Un esempio arriva da Database Italia che nell’articolo pubblicato il 9 dicembre titola: “Vaccino Pfizer: 4 volontari colpiti da paralisi facciale. La FDA raccomanda il monitoraggio”. Approfondiamo e precisiamo insieme.
I 4 volontari avevano ricevuto l’iniezione durante la fase 3 e poco dopo hanno accusato i sintomi della paralisi di Bell, fenomeno che invece non si è verificato tra i volontari del gruppo placebo. La notizia è stata ripresa a gran voce da alcuni siti già noti al nostro archivio (VoxNews) e altre pagine web.
Il taglio scelto dagli autori di queste pagine è la forzata correlazione tra i 4 casi di paralisi facciale e la somministrazione del vaccino Pfizer anti Covid. Per giustificare questa chiave di lettura gli autori fanno riferimento al documento pubblicato dalla FDA (la Food and Drug Administration) a questo indirizzo. Le testate internazionali, tuttavia, fanno chiarezza.
Business Today riassume in questo articolo quanto riportato nel documento della FDA: “Il Regno Unito osserva 20-30 casi di paralisi di Bell su 100.000 persone all’anno” e per questo la FDA rassicura sull’assenza di correlazione tra i 4 casi di paralisi facciale accusati a seguito della ricezione del vaccino da parte dei volontari. Non una semplice ipotesi, chiaramente, visto che Business Today riferisce che i 4 casi di paralisi di Bell sono stati studiati da un gruppo di ricerca statunitense.
Anche la MHRA interviene per rassicurare sull’assenza di correlazione tra i due fenomeni. Più nel dettaglio, il documento della FDA spiega (a pag. 38) che i giorni di distanza tra la somministrazione del vaccino e la comparsa dei sintomi della paralisi di Bell si sono rivelati differenti per ciascuno dei 4 casi: 3 giorni il primo, 9 il secondo, 37 il terzo e 48 giorni l’ultimo.
Soprattutto, il documento fa notare (a pag. 49) – così come Business Today e la stessa Pfizer – che la paralisi di Bell si è manifestata in 4 casi su 27.120, una percentuale di certo esigua, ma ciò non esclude che la FDA non effettuerà un monitoraggio su tutti i casi successivi.
FiercePharma sottolinea che sui 4 casi di paralisi facciali verranno condotti 3 studi di sorveglianza. Tuttavia la manifestazione dei sintomi contestati non ha escluso l’autorizzazione all’impiego di Pfizer nei casi di emergenza in quanto, appunto, i 4 casi di paralisi facciale, oltre a non trovare correlazione con il vaccino, rientrano perfettamente nel range dei casi di paralisi di Bell riscontrati durante l’anno nel Regno Unito.
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