Una screenshot virale, anzi viralissima, descrive il caso dei 20mila litri di acqua per spegnere una Tesla in fiamme. Non ci spiega però il perché, lasciando ai critici dell’elettrico, categoria trasversale ai noclima (sovente persone per cui le auto elettriche fanno parte di un complotto legato al complotto del cambiamento climatico, creato apposta per venderle…)
Ma il perché tende a spiegare buona parte del fenomeno avvenuto a Narzole: non si tratta “delle batterie in sè”, ma della costruzione delle Tesla e delle condizioni peculiari dell’incendio.
Pensate a quanto vi abbiamo detto in passato: una batteria al litio è abbastanza sicura finché non viene bucata o danneggiata.
Ricorderete il video del soggetto “notutto” che percuote selvaggiamente una batteria con un oggetto appuntito, ripetutamente per interi minuti riuscendo ad ottenere infine scintille e fiamme per dichiarare che la tecnologia “non è sicura”.
Scoprimmo che in realtà esistono diversi tipi di “batteria al litio”. Le batterie ai polimeri di litio del resto sono tra le più comuni: ad esempio quella del vostro cellulare, dei giocattoli ricaricabili dei vostri figli e di console portatili come Nintendo Switch, Steam Deck e i computer portatili stessi.
Nel caso si abbisogni di sostituirle e il tecnico le trovi gonfie e deteriorate, userà un secchiello di sabbia perché, nel caso le “pungesse” con cacciavite e pinzette eviterà ogni problema.
In una Tesla la batteria è sotto la scocca del motore, e quindi usando le manichette dell’acqua e non l’immersione del veicolo, moltissima acqua viene di fatto “sprecata” non raggiungendo la batteria.
Secondo le statistiche di AutoInsurance, aggregatore di compagnie assicurative, in realtà le auto elettriche sono coinvolte nel minor numero di incendi.
Sul podio risultano le auto ibride, seguite a ruota (è il caso di dirlo) dai veicoli a combustione.
AutoInsurance prosegue dichiarando che per quanto spegnere un fuoco dato da una batteria sia diverso da un fuoco generato da un veicolo a combustione la presenza di vigili del fuoco con addestramento specifico riduce di molto i tempi e l’acqua usati.
Si tratta dunque di una clickbait.
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