I nostri lettori ci segnalano l’immagine di Pecoraro Scanio e Vasco Errani immortalati durante i funerali dei caduti di Nassiriya in un atteggiamento scherzoso.
Noi non dimentichiamo… ed in questa vita o nell’altra, ne dovranno dare conto.
L’intera Nazione aveva gli occhi colmi di lacrime per i suoi figli perduti ma c’era chi, nella basilica di San Paolo, durante i funerali solenni dei Caduti di Nassiriya spezzava la noia della cerimonia dilettandosi in frizzi e lazzi.
Non dimentichiamo i nostri Caduti ma non dimentichiamo neppure questi politicanti di sinistra Pecoraro Scanio e Vasco Errani, qui immortalati.
Dimenticare queste bassezze, dimenticare queste mancanze, è fare torto a chi ci è più caro.
PER SEMPRE ONORI AI CADUTI DI NASSIRIYA.
La notizia è vera: Pecoraro Scanio e Vasco Errani erano stati immortalati in un momento di scherzo durante i funerali dei militari caduti a seguito dell’attentato a Nassiriya avvenuto il 12 novembre 2003. I funerali si tennero a Roma, alla Basilica San Paolo, il 18 novembre. In quel tempo Alfonso Pecoraro Scanio era Presidente della Federazione dei Verdi mentre Vasco Errani era Presidente della Regione Emilia-Romagna.
Lo scatto fu oggetto di grandi polemiche da parte dei media e dell’opinione pubblica, ma soprattutto da parte della stessa politica, che in concerto accusarono i due politici di insensibilità e mancanza di rispetto verso i militari caduti. A tal proposito ricordiamo un articolo pubblicato da Repubblica il 3 maggio 2006 che riprendeva la prima pagina di Libero Quotidiano e Il Giornale. Per l’occasione i Verdi risposero parlando di “grave strumentalizzazione” e lo stesso Errani affermò di sentirsi offeso e diffamato dai quotidiani che scelsero l’immagine come prima pagina.
La redazione del Corriere Della Sera intervistò Pecoraro Scanio il 5 maggio 2006, pochi giorno dopo l’esplosione del caso da parte dei quotidiani orientati a destra. L’allora presidente dei Verdi spiegò:
Non stavamo sghignazzando, come sostiene chi con cinismo strumentalizza quei pochi secondi su due ore di cerimonia. Non lo vedevo da tempo (Vasco Errani, ndr) e l’ho salutato con slancio, non ricordo affatto che ci siamo detti.
Stavamo uscendo e la funzione religiosa era finita da oltre 30 minuti, il corteo funebre partito. Davanti alle bare sono rimasto compunto e commosso, come era giusto. Sono doppiamente addolorato se con un gesto spontaneo ho involontariamente fatto soffrire persone già provate dal lutto e a cui mi sento vicino.
Ho perso mio padre a 21 anni, è stato un grande dolore, mi è caduta la famiglia addosso, ero il primogenito. E quando vado ad un funerale mi commuovo sempre tanto perché rivivo quel giorno. Mi capitò anche allora, dopo le lacrime mi scappò da ridere. Non sono un politico freddo, un pezzo di legno, perciò mi ha ferito passare per uno che non ha rispetto della sofferenza.
Lo scontro politico fu inevitabile e dopo la pubblicazione dell’immagine sui quotidiani i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale presentarono un’interrogazione parlamentare insieme al consigliere Andrea Leoni di Forza Italia.
La notizia è dunque vera: l’immagine è autentica e ritrae Pecoraro Scanio ed Errani in un momento di leggerezza nel giorno dei funerali dei caduti di Nassiriya, seppur Pecoraro Scanio avesse precisato che in quell’istante la funzione era già terminata.
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